1. Vicino Perverso – 1 pt


    Data: 02/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: IsaiaRacconti, Fonte: RaccontiMilu

    ... colto a guardarmi il sedere e, devo ammettere, che la cosa non mi dispiacque affatto. Confesso che, in quel momento, speravo con ardore che lui facesse una mossa di qualsiasi tipo. Ma ciò non avvenne. L’unica cosa che fece fu alzarsi per andare in bagno. Rimasta sola sul divano, pensai e mi promisi che avrei potuto provare a fare io la prima mossa… giusto per sondare il terreno, inoltre i miei due ragazzi, stanchi com’erano, ronfavano già alla grande.
    
    Passò una cosa come un quarto d’ora, forse più, e Federico non si decideva a tornare dal bagno. Che si fosse sentito male? Leggermente preoccupata mi alzai per andare a controllare. Arrivata in corridoio, vidi che la porta del bagno era socchiusa quindi decisi di bussare “Federico… tutto bene?” chiesi. “Ah… Sì, Manuela… vieni… entra pure… ci sono quasi…” la sua risposta mi arrivò come un rantolio sommesso. “Se vuoi ho delle compresse per il mal di stomaco, sono qui nel…” dissi entrando ma rimasi bloccata nel vedere l’immagine che mi si palesò davanti. Federico, seduto sul water braghe alle caviglie, con un imponente erezione intento a masturbarsi con irruenza. Il tutto era reso ancor più surreale dal fatto che, dopo aver rovistato nei panni sporchi, Federico aveva preso della mia biancheria sporca e la stava utilizzando per procurarsi piacere. Aveva infilato il pene all’interno di un mio paio di collant e mentre si masturbava godendosi il contatto con il tessuto, si era portato un mio slip usato al volto e lo annusava con ...
    ... espressione beata. “Fanno un odore pazzesco…” mi sussurrò tra una sniffata e l’altra mentre continuava a toccarsi imperterrito. Non avevo mai visto un uomo, o meglio un ragazzo, tanto perverso così come non avevo mai visto un membro di tali dimensioni. Il primo pensiero che mi venne, guardando quel palo di carne all’interno dei miei collant, fu che volevo essere io a masturbarlo. Ancora scioccata rimasi li a guardarlo finché lui non mi disse ansimando “Manuela, per favore, girati… fammi vedere un po’ quel culo…”. Senza nemmeno riflettere, mi voltai in modo da esaudire il suo desiderio e, quasi contemporaneamente, lo sentii gemere di piacere. Federico eiaculò copiosamente e lo fece all’interno dei miei collant, che, quando ebbe finito, utilizzò per pulirsi il glande da residui di quell’abbondante venuta. Poi, come se nulla fosse, si alzò e, rivestitosi, annunciò con un sorriso “Queste me le tengo io!” riferendosi ai miei slip che finirono in una delle sue tasche. Mi passò accanto, come se tutto quello che era appena successo fosse una cosa normale, e mi precedette dirigendosi in salotto. Io lo seguii, avrei voluto urlargli qualcosa ma, diamine, ero troppo sconvolta per sapere cosa fare. Arrivai in salotto e mi fermai di scatto nel vedere Federico che tornava indietro. Nei suoi occhi brillava una strana luce, come se qualcosa di sopito si fosse risvegliato dentro di lui. “Si sono addormentati…” disse “Vieni…” la sua mano, rapida ed esperta, mi afferrò i capelli alla base della ...