La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 7
Data: 27/07/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... ragazza:
“Oh Cazzo! Esteban, questa zoccola è completamente bagnata!”
“Beh, allora ci divertiremo un sacco! Probabilmente la cagnetta gode ad essere sottomessa!”
Le parole dei due uomini generarono in Ilenia uno stato di vergogna mai provato prima: la stavano umiliando e lei non riusciva a nascondere la propria eccitazione.
Simone continuava a stuzzicarle il clitoride e a masturbarla lentamente giocando con le sue labbra, ma senza penetrarla. Esteban, invece, si impossessava del capezzolo lasciato libero da Simone, mordendolo e divertendosi a strappare deboli urla di dolore alla sua preda. Inevitabilmente e quasi istintivamente, queste torture avevano indotto Ilenia a sollevare le mani nel tentativo di allontanare Esteban.
“Immobile cagna! Muoviti di nuovo e ti leghiamo come un salame!”
Ilenia fu come travolta da un mix di sensazioni diverse tra loro e mai provate prima di quel momento: dolore e piacere, eccitazione e terrore. D’altra parte non aveva il vissuto della madre Monica e si trattava pur sempre di una ragazza di diciotto anni. La sua sicurezza si stava pian piano sgretolando e si trattava solo dell’inizio! cominciava a preoccuparsi non tanto per quello che le avrebbero fatto, ma delle sue reazioni: che cosa sarebbe successo man mano che i due l’avrebbero umiliata più pesantemente? Sarebbe accresciuto anche il suo stato di eccitazione? Avrebbe goduto di quel trattamento?
“Io penso sia ora di strappare queste mutandine!”
Detto ciò, Simone ...
... strappava l’indumento intimo con un colpo secco, tirando la ragazza verso il basso, e subito dopo premeva con un dito nel bottoncino del sedere della ragazza, mentre dall’altra parte Esteban la prendeva per i capezzoli riportandola in posizione eretta tra i lamenti di Ilenia sofferente per quella presa forte sulla sua carne delicata. I suoi lamenti assomigliavano quasi ad un grugnito di rabbia.
I due la stavano ormai masturbando senza sosta, ognuno con due dita inserite nella passera, dita che sfregavano tra loro, dentro di lei, e si alternavano una volta salendo e una scendendo. Ma Simone aveva anche cominciato a penetrare il sedere della ragazza arrivando a infilare la prima nocca del dito medio. Ilenia non riusciva più a stare in piedi, le sue lunghe e tornite gambe stavano cedendo. Talvolta piegava le ginocchia, ma prontamente Esteban le dava una forte pacca sulla natica, natica che conservava fedelmente l’impronta delle cinque dita.
Ad un tratto Ilenia sentì che la cosa stava precipitando, non riusciva più a contenere l’eccitazione arrivata ormai al culmine. Il risultato fu’ che cominciò a venire una, due, tre volte sotto le energiche penetrazioni delle dita dei due aguzzini.
“Porca troia! Guarda come stiamo facendo pisciare la cagna!!!”
“Eh si! sta venendo di brutto! Che troia!”
“Si, sta proprio sborrando per bene!
Esteban, che possedeva un’autentica indole da degenerato, aveva in mente qualcos’altro per umiliare la ragazza:
“Vieni qui, leccami il culo ...