In sala prove
Data: 23/07/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu
... tanto tempo, e nonostante la vocina remotissima nel mio cervello che ripete che quello che stiamo facendo non è corretto. Perfino le labbra di Massimo si increspano in un ghigno malcelato, e io sento l’euforia farsi strada dentro di me, inarrestabile. Laura non può saperlo, ma mi ha fatto un regalo enorme: mi sa che sono uscito dal tunnel. Io e Massimo ci lasciamo cadere sul divano mentre Laura si rimette a cercare nei meandri delle tasche del cappotto, stavolta tirandone fuori un piccolo pacchetto di salviettine con cui si ripulisce alla meno peggio. Dopo qualche minuto in cui il silenzio è riempito dal ritmo intrecciato dei nostri respiri, volto il viso verso di lei, totalmente illanguidito, cercando il suo sguardo: “È stato pazzesco. E tu sei uno spettacolo”. “Non penserai che abbiamo finito, vero puledrino?” mi schernisce Laura. La guardo con aria trasognata mentre si mette in piedi, flessuosa come lo stelo di un fiore, mi afferra per le spalle e mi fa sdraiare al suo posto, al centro del divano. Mi fa scivolare col bacino fino al bordo dei sedili del divano, in una posizione semisdraiata, poi si piazza su di me, le ginocchia poggiate accanto a ciascuna delle mie gambe, una mano poggiata sulla mia spalla. Erge il busto e prende per mano Massimo, facendolo alzare dal suo posto e posizionare dietro di lei. Ho le sue tette da sogno a pochi centimetri dalla faccia, e muoio dalla voglia di leccarle, ma Laura si appoggia con entrambe le mani sulle mie spalle e comincia ...
... lentamente ad abbassare il busto fino a quando il suo viso è alla stessa altezza del mio. Vedo il suo viso che si avvicina al mio sempre più, e lei sorride, sorride in una maniera tale da farmi venire voglia di dannarmi l’anima pur di rivederla sorridere così. Poi, con l’aria più maliziosa di questa mondo, inizia a strusciare il naso contro il mio, coccolandomi come farebbe un’adolescente alle prime esperienze. Non posso fare a meno di stupirmi di nuovo per la sua capacità di essere così come ho sempre immaginato la donna dei miei sogni: estremamente disinibita e porcella, ma estremamente dolce, e a cui non dispiace prendere l’iniziativa. Dopo un paio di secondi Laura allontana il volto, e reagendo d’istinto allungo il collo per mantenere il contatto. Mi rendo conto che è esattamente quello che vuole: indietreggiando mi sfiora il corpo con i capezzoli e mi solletica la cappella con la peluria sottile del pube. Massimo sobbalza impercettibilmente quando lei fa in modo che il suo uccello le si incunei in mezzo alle natiche, ma dopo qualche istante appoggia le mani sulla parte bassa della schiena di Laura. Non appena lei sente le mani di Massimo su di sé torna ad avvicinarsi al mio viso, e ricomincia a strusciare il naso contro il mio, per retrocedere nuovamente dopo un mezzo minuto o poco più, sfiorandomi con il suo corpo, e stuzzicando la verga di Massimo con l’ondeggiare sinuoso del suo culo.
4. Questa specie di altalena durò finché i nostri cazzi non tornarono a inturgidirsi, ...