1. In sala prove


    Data: 23/07/2023, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu

    ... dicendo: “Che c’è Carlo, ti è passata la voglia?” Sul momento non seppi cosa rispondere, sentivo che la mia opportunità di quella sera era appesa a un filo, e temevo il confronto fisico con Massimo. Quindi fu con una certa ansia che vidi Laura tirarlo a sé dalla vita dei jeans e cominciare a sbottonarglieli. Però, mi dissi, se c’era un momento sbagliato per cedere alle idiosincrasie sul mio aspetto fisico era proprio quello, per cui mi feci coraggio e feci un altro passo verso di lei, inginocchiata in mezzo a noi, che tirava giù gli slip a Massimo. Il suo cazzo non era in piena erezione, ma capii subito che era più lungo del mio, e questo accentuò la mia ansia; però il mio, oltre a essere già da un pezzo duro come il marmo, era decisamente più tozzo e spesso, e Laura quando mi tirò giù i boxer lo contemplò con uno sguardo soddisfatto, e disse: “Questo sì che è un presentat’arm!” Nessun accenno di presa in giro né per il mio corpaccione da orso, né soprattutto per le mie dimensioni, che a quanto pare non sembrava lasciassero molto a desiderare, in fin dei conti. Risposi un po’ incerto al sorriso di Laura e sentii la mia mente rilassarsi: fino a quel momento non mi ero reso conto di quanto l’ansia mi avesse oppresso, impedendomi di godermi quella situazione fuori da ogni schema. Lei afferrò i nostri uccelli con le mani, e si concesse qualche secondo per contemplarli, segandoli piano, poi disse: “Ragazzi, i vostri cazzi vi assomigliano proprio!” e ridacchiò. In effetti Massimo ...
    ... è più alto e più magro di me, e il suo uccello è più lungo e un po’ più sottile, mentre io sono di qualche centimetro più basso di lui e sono tarchiatello, e il mio uccello è corto e largo. Ridacchiai anche io. “Chissà se anche il vostro sapore vi assomiglia”, continuò Laura, e io sentii il mio cuore accelerare ancora i battiti al pensiero di un imminente pompino fatto a regola d’arte. “Però prima mi serve…” disse lei, e si voltò per frugare in una delle tasche del cappotto, offrendoci la vista di un culo rotondo come una pesca, reso sodo dagli allenamenti, con al centro, seminascosto, un piccolo bocciolo di rosa pronto a fiorire. Dalla tasca tirò fuori uno stick di burro di cacao, e cominciò a passarselo sulle labbra con voluttà, applicandone una quantità parecchie volte superiore a quella necessaria. “Adesso sono pronta!” disse, e tornò in ginocchio sul cuscino buttato a terra, afferrò i nostri cazzi e cominciò a succhiarli. Si dedicava di più a Massimo, ma la cosa non mi disturbava affatto: avevo il cazzo in tiro già da un po’, ed ero eccitato al massimo, quindi temevo di venire subito. Massimo invece non aveva raggiunto subito l’erezione, e così potei osservare con tutta calma le labbra e la lingua di Laura operare il miracolo sul suo cazzo, che raggiunse la piena erezione. Mentre guardavo, mi venne spontaneo prendere con tutta la mano un seno di Laura e cominciare a massaggiarlo, spostandomi di tanto in tanto sul capezzolo, per poi sussurrarle: “Sei bravissima!” A queste ...
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