Edith - Parte Prima
Data: 17/07/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Nonlosoproprio, Fonte: EroticiRacconti
... pratica". "Allora fammi vedere, sicuramente ne sai più di me" rispondo dopo aver finalmente stappato il vino.
Lei avvicina le mani alla camicia e comincia a slacciare il primo bottone. Il reggiseno bianco che avevo guardato stamattina si svela poco alla volta e lei slaccia anche l'altro bottone più in basso. Lo fa lentamente mentre mi guarda con una certa naturalezza, senza imbarazzo e uno sguardo rilassato, come una cameriera di un ristorante che sta apparecchiando uno dei tanti tavoli. Ormai ha slacciato tutti i bottoni ed è di fronte a me, sul bordo del tavolo, il petto scoperto e le forme del seno definite dal reggiseno bianco.
Quelle forme che si intuivano nel ristorante a pranzo sono più nette e tonde di quanto immaginassi. Il reggiseno lascia scoperto la parte superiore dei seni, più bianchi della sua pelle ambrata. Sotto, la pancia è appena accennata e l'ombelico profondo circondato da alcuni nei piatti e scuri. "Questo bicchiere è davvero una sorpresa". "E' solo una parte della sorpresa, credo che ti potrebbe piacere anche di più". "Amo le sorprese" dico prontamente mentre poso la bottiglia sulla tavola e resto in piedi in attesa. Dentro di me si muove tutto, ho un nodo in gola, l'eccitazione si fa sempre più forte e il mio pisello comincia ad agitarsi e a ribellarsi dentro i pantaloni ormai troppo stretti.
Così lei si apre completamente la camicia e scoprendo prima una spalla e poi l'altra resta solo in reggiseno e pantaloni. La guardo intensamente e ...
... vorrei avvicinarmi e toccarla, togliere il reggiseno e prendere il seno in bocca e succhiarlo. La voglia è tanta ma desidero continuare a guardare e a far salire l'eccitazione di vedere lei che continua. Si abbassa una spallina e poi l'altra, "mi aiuti?". Io allora mi avvicino, come se fosse la cosa più ovvia, e senza dire nulla, le giro intorno e vado dietro di lei. Con le mani le sbottono i ganci e il reggiseno cade lasciando la spalla nuda. Ha una schiena magra che come il petto è coperta da alcuni nei. Si vede il segno bianco in corrispondenza del seno e mi rendo conto che adesso potrei andare davanti e finalmente guardarlo. Ma lei, prima che muovessi un passo, si tira indietro e si stende sul tavolo sotto di me. Eccoli, quei due seni tondi che ho solo potuto immaginare e adesso sono lì, sotto di me, si mostrano in tutto il loro candore. La carnagione scura della sua pelle esalta il bianco che circonda i capezzoli. Sono turgidi e non riescono a nascondere la sua eccitazione. I seni sembrano quelli di una ragazza giovane che ancora non ha allattato. In quella posizione restano abbastanza su, morbidi e naturali. Il bambino deve averli succhiati poco ma quel tanto per lasciare i capezzoli più lunghi, appuntiti e comodi per tirare il latte che sicuramente era tanto dentro due sacche generose.
"E' un calice da vino rosso e non un flute da champagne" dico quasi con tono da sommelier. "Sì, infatti ho scelto la bottiglia di vino rosso per questo" risponde con tono da cameriera di ...