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Maria e Monica - Settimo capitolo (finale)
Data: 12/07/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... allora vieni con me.” mi dice dandomi un bacio sulla guancia. Monica mi porta sul letto dove mi lega le caviglie all’inguine stringendomi i polpacci contro le cosce, poi prende un bastone che fissa vicino ai piedi in modo che non possa chiudere le gambe. Infine mi ammanetta le mani dietro la schiena e toglie la cintura di castità. “Fammi vedere il tuo bel culo mia sissy.” mi ordina con voce decisa ma dolce allo stesso tempo. Con un po’ di fatica mi metto carponi rendendomi conto che sono totalmente esposta a qualsiasi sua azione, ma so che la mia punizione era finita e che quel giorno m’avrebbe solo fatta godere, solo non sapevo come. Lei prende un lungo e morbido frustino da equitazione e comincia a colpirmi molto piano sul buchetto e sulle palle eccitandomi oltre ogni maniera. Il cazzo finalmente libero dopo due giorni di clausura svetta duro e gonfio come non mai. Mia moglie è molto cauta nel toccarmi con le mani, facendomi sentire solo la punta delle dita che correno veloci su tutto il mio apparato genitale. Ma è soprattutto il frustino a devastarmi il cervello, per quanto possa sembrare strano non provo alcun dolore quando mi colpisce anche se si trattava di parti molto sensibili. Mi sta facendo impazzire senza darmi la possibilità di venire in alcuna maniera fino a quando non si siede dietro di me per mettermi le mani sul petto. “Dimmi giovane puttanella quanto vuoi che ti scopi ?” mi chiede provocandomi con le dita che stringevano i miei ...
... capezzoli. “Ti prego sto impazzendo, fammi godere o muoio !” la imploro sentendo le palle esplodere da quanto erano gonfie. “E allora godi !” Con una mossa felina mi prende con una mano il cazzo e con l’altra mi penetra mettendomi due dita nel buchetto. Vengo in pochi secondi inondando le lenzuola col mio sperma che usce a lungo e copioso. Non mi lascia il tempo di riprendermi che prende uno strano strap-on che aveva acquistato su internet, la cui caratteristica principale è che non aveva cinghie, ma che lei ‘fissa’ inserendosene una parte nella passera. “Ora ti voglio mia !” urla venendomi addosso. Mi sodomizza a lungo ma mai con rabbia, ma piuttosto con un amore che non m’aveva mai mostrato. Anche quando spinge più forte lo fa senza farmi sentire alcun male, non smettendo mai di stringermi il cazzo anche senza far scorrere la mano su di lui. Riprovo le stesse sensazioni di passione che solo Michele m’aveva saputo donare, anzi Monica è riuscita ad amplificarle facendomi sentire la vera prima donna di casa. Finiamo entrambe esauste e con un po’ di fatica lei mi libera d’ogni impedimento per farmi sdraiare vicino a lei. Solo dopo che spegne la seconda sigaretta mi parla con estrema dolcezza ed affetto. “Allora Maria, non ti chiedo neanche se ti è piaciuto, ma solo se merito la tua fiducia.” “Non me lo devi neanche chiedere.” le rispondo mettendo la testa sul suo splendido seno “Sono tua e lo sai meglio di me.” “Sei sicura di voler entrare in clinica domani ed ...