In caserma 4
Data: 11/07/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sottomessoepassivo, Fonte: Annunci69
Un pensiero mi folgorò: era al militare, ero a più di mille km da casa, nessuno mi conosceva per quello che ero, un anno e poi ciascuno sarebbe andato per la sua strada, Ermacora a rocca di Papa, Loi a Sassari, Federico a Garbagnate, chi li avrebbe visti più? Forse era quella la strada, l'unica possibilità che mi rimaneva per sopravvivere e conservare un minimo di sanità mentale, dovevo andare fino in fondo, dovevo davvero vivermi il resto della naia come se fosse un anno di battuage, una lunghissima orgia in un cinema porno con decine, anzi, potenzialmente centinaia se non migliaia di cazzi a mia disposizione, consapevole che alla fine avrei avuto la possibilità di lasciarmi tutto alle spalle, proprio come quando uscivo dal cinema dopo aver ingoiato litri di sborra e me andavo a farmi una birra con i miei amici che non sapevano niente di me, che adesso lo sapessero tutti in realtà non cambiava granché le cose, anzi, a questo punto avrei potuto anche ricavarne dei vantaggi, il cazzo mi piaceva, e probabilmente non mi sarebbe più mancato, essere umiliato mi eccitava, essere condiviso anche, sarebbe solo stato davvero come se la serata di follia al cinema fosse durata un anno, dovevo solo sperare che non andassero troppo oltre, se solo non fossi stato costretto a leccare le turche tutti i giorni come quel ragazzo del plotone comando sarebbe stato uno splendido anno di porcate senza pensieri, come piace a me, magari avrebbero potuto farmele leccare giusto un paio di volte a ...
... settimana, e poi, al congedo, sarebbe finito tutto e sarei stato libero di tornare alla mia triste normalità.
“Triste normalità? Ma che cazzo sto dicendo?” Mi fermai di botto in mezzo alla strada.
Era la verità che mi stava colpendo con la forza di un camion carico di sabbia bagnata, io ero felice quando mi coprivano di sborra nei cinema porno, non quando uscivo con i miei amici facendo finta che mi piacesse la figa, mi sentivo sereno con me stesso in ginocchio con un cazzo in bocca, non facendo battute sul culo della barista, non ero nei guai, quella era semplicemente l'occasione della vita e sarei stato solo un coglione se me la fossi fatta sfuggire. In un attimo ebbi tutto chiaro, vidi la luce, mi sentivo come John Belushi nella scena con James Brown.
"Fusella? Fusella, che ti viene? Stai bene?"
Croci mi guardava con aria strana, ma probabilmente fra lui e me quello con la faccia stravolta ero io.
"No, tranquillo Croci, tutto bene, mi è solo venuto in mente quanto mi è piaciuto prendere in culo il tuo cazzone, mi sono dimenticato di farti i complimenti, mi è sembrato davvero enorme, non ti facevo superdotato, sei davvero una bella scoperta..."
"Lo so, c'ho la faccia troppo da bravo ragazzo, e poi faccio attenzione a non farmi vedere troppo tipo nelle docce, per fortuna quando è moscio non sembra tanto grosso, lo so che è una cazzata e magari non ci credi, ma da ragazzo mi prendevano in giro, mi chiamavano pitone, la gente che sentiva chiedeva perché e io mi ...