1. Rapporti di buon vicinato


    Data: 09/07/2023, Categorie: Etero Autore: TantraManMassaggio, Fonte: Annunci69

    ... che, alla fine, eravamo tutti un poco brilli. Alla fine tutti andarono via e rimanemmo noi soli.
    
    Io ero stravaccato su un divanetto a dondolo, con un braccio sullo schienale, e mentre Andrea sparecchiava e andava avanti e indietro dalla cucina, ricomparve Valeria dopo essersi cambiata. Indossava un pantacollant aderente, che metteva in risalto il perizoma, ed una maglietta attillata e venne a sedersi a fianco a me con un bicchiere in mano. Mi accorsi che stando seduta fuoriusciva parte del perizoma che indossava.
    
    -”Grazie di tutto” mi fece, dandomi un bacio sulla guancia mentre ero voltato verso di lei.
    
    Io allora approfittando che il marito era dentro casa feci scendere il braccio dietro la schiena fino ad arrivare sul culo.
    
    -”Ma che fai ? smettila, mio marito potrebbe vederci” disse.
    
    Ed pensai: ma che stronza non aveva detto smettila perché non mi piace, aveva detto smettila perché mio marito può vederci. E allora ancora più stronzo di lei dissi:
    
    -”Non credo che tuo marito possa vedere la mia mano”
    
    E così dicendo feci scendere ancora di più la mano andando a metterla sotto al culo quasi a toccargli la figa.
    
    -“potrei essere tua figlia !” disse.
    
    Io: -“a me piace l’incesto !” risposi.
    
    -“ma che stronzo che sei !” ribattè.
    
    La mia mano intanto era sotto al suo culo e con le dita tintillavo lo spacco. Sentivo il suo culo muoversi, non per scostarsi ma per strusciarsi sulla mia mano.
    
    Poi d’un tratto si alzò e guardandomi disse: “non hai capito ...
    ... nulla…comando io, e sono io a decidere !”
    
    Io mi alzai senza scompormi e guardandola negli occhi replicai: “Sei tu che non hai capito un cazzo…vuoi giocare con me ? E giochiamo allora…” E così dicendo gli misi una mano sulla figa e affondai il dito e con l’altra gli afferrai il collo. Lei fu presa alla sprovvista, sgranò gli occhi.
    
    -“Giochiamo…e vediamo chi vince” e la lasciai, andandomene.
    
    Lasciandola lì a pensare per la prima volta che non aveva a che fare con uomo come suo marito, servizievole e sottomesso. Avrebbe avuto a che fare con me.
    
    Dopo quel sabato sera passarono alcuni giorni senza vederla, poi il lunedì pomeriggio mentre stavo tagliando alcune erbacce del prato mi sentii chiamare oltre il muretto da Andrea.
    
    -“Ciao, ti disturbo ?”
    
    -“Ciao no, dimmi…”
    
    -“Senti volevamo invitarti a cena stasera se non hai altri impegni, sei stato così carino con noi a darci una mano con la casa…”
    
    -“Va bene, grazie, ci vediamo a cena.”
    
    E così la sera, verso le 20 mi presentai a casa loro. Avevo portato un paio di bottiglie di vino, Vinae di Jerman, per non essere un cattivo ospite. Mi venne ad aprire Andrea e mi fece accomodare e mentre aspettavamo la padrona di casa scambiammo qualche chiacchiera. Poi arrivò lei, Valeria, indossava scarpe con i tacchi, una minigonna rosa a sbuffi, una canottiera gialla che metteva in risalto i suoi seni, capelli raccolti dietro la nuca, occhiali neri stile professoressa. Dal momento che mise piede nel salotto si creò una ...
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