1. Regolamento d’Instituto – la mia nuova scuola


    Data: 09/07/2023, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Fairness, Fonte: RaccontiMilu

    ... correttamente.
    
    Prende un tubetto di colla chirurgica e mi fissa la microcamera nella piega dell’inguine tra la coscia e l’addome.
    
    – Adesso devi stare immobile per dieci minuti. Non muovere la gamba. Una volta seccata la colla resiste per due ore e la puoi togliere con un po’ di alcool. Non preoccuparti, ci penserà Claudia a togliertela quando avrai concluso. Quando poi ti rivesti, fai attenzione a non tirare troppo il cavo. È molto sensibile.
    
    – Sì, dottore.
    
    Dopo dieci minuti controlla che la colla abbia fatto il suo dovere.
    
    – Bene, è incollata. Puoi vestirti e andare nell’auditorium.
    
    Pochi minuti dopo mi ritrovo assieme a Massimo dietro le quinte. Sono emozionata e mi tremano le mani. Non per il fatto che tra poco sarò sverginata, ma che dovrò farlo davanti ad altri.
    
    – Come ti senti? – gli chiedo.
    
    – Me la sto facendo sotto… Non avrei mai creduto una cosa simile. Sono emozionato come una ragazzina al primo bacio.
    
    – Anche io. Una volta ho letto che devi pensare agli spettatori come fossero dei pupazzi o qualcosa di simile.
    
    – Credi che aiuti veramente?
    
    – Vedremo. Quanto tempo manca?
    
    Si avvicina l’operatore.
    
    – È l’ora. Dovete salire sul palco. E fate attenzione ai cavi. Appena su, innesto i cavi e poi sarete soli. Non vi accorgerete neanche di me. State tranquilli. Un respiro profondo e andate subito.
    
    Quando saliamo, mi accorgo immediatamente che non si vede niente oltre il palco. Mi calmo un pochino pensando che dall’altra parte non ...
    ... c’è nessuno.
    
    L’operatore innesta i cavi e poi se ne va.
    
    Ora siamo soli sul palco e sono emozionata come una ragazzetta. Mi avvicino di più a Massimo. Allungo una mano verso il suo volto. Ci baciamo, poi tutto diventa più spontaneo e naturale.
    
    Gli infilo una mano nei boxer e comincio a segarlo. Per contro, lui mi bacia il collo, togliendomi il négligé. Io gli sfilo i boxer inginocchiandomi, prendendogli in bocca il cazzo. Il pompino che gli faccio lo sta facendo godere. Lo sento molto rigido nella mia bocca e allora mi alzo. Lui mi toglie il reggiseno e gli slip, facendo attenzione a non tirare i cavi. Non so cosa stia vedendo il sig. Giuseppe dalla sua postazione, ma sarà senz’altro un primo piano da restarci secchi.
    
    Massimo mi fa sdraiare su un largo tavolaccio. Mi solleva le gambe oltre le sue spalle e inizia un lento lavorio di bocca che mi fa quasi venire. È parecchio bravo. Poi mi tira il bacino proprio sul bordo, punta la cappella all’entrata della fica e spinge. Lento e inesorabile, spinge fino a quando arriva alla barriera dell’imene. Con una spinta più forte, entra tutto.
    
    Io ho perso i contatti con la realtà già da un po’, perché sto godendo come una cagna in calore. Non faccio che ansimare e gridare: “sì, più forte”, “spingi”, “chiavami”, “entra tutto in me”. Il suo cazzo si fa strada dentro di me sempre più veloce. Esce rapido e mi spinge più indietro sul tavolaccio, poi mi monta sopra, piego le ginocchia e lui rientra a completare il lavoro.
    
    Sento ...
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