Regolamento d’Instituto – la mia nuova scuola
Data: 09/07/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Fairness, Fonte: RaccontiMilu
... Perché, ora che sono incinta, non gli interesso più.
– Oh, allora vado a cercare qualcuna disponibile.
– Va bene, arrivederci.
– Uffa!!! Mai che ne trovi una… – borbotta mentre se ne va.
Non rimango sola a lungo. Rivedo Max.
– Ehi! Ti ha lasciato andare?
– Già, ora che sono incinta di suo figlio, non gli interesso più.
– Grave peccato per lui. Non sa cosa di perde…
Mi allunga una mano. – Vieni con me.
Gli porgo la mia, mi aiuta ad alzarmi e poi intreccia le dita tra le mie.
– Dove mi porti?
Scendiamo al mare, aiutandomi nei punti scivolosi.
– Vieni, sediamoci sulla riva.
Non dobbiamo preoccuparci di bagnare i vestiti: non li portiamo.
Così come dice il regolamento, siamo costantemente nudi.
Max non lascia la mia mano, ma la avvicina alla sua bocca e ne bacia il dorso.
– Non credevo che mi mancassi così tanto! Sono stato con un sacco di donne, ma io vedevo solo te nei loro volti. Non credevo che fosse possibile innamorarmi di qualcuna, restando qui dentro. Vorresti essere la mia compagna per il resto del tempo?
– Sei sicuro che mi vuoi? Anche se porto in grembo il figlio di un altro!?
– Sì, sono sicuro. E per quanto riguarda il bambino, lo sai che non lo possiamo tenere… anche se fosse il mio. Lo abbiamo già fatto questo discorso.
Abbasso la testa sconsolata.
– Già – sussurro – me lo ricordo. Ma se fosse tuo figlio sarei più felice. Anche tu mi sei mancato.
Con la mano libera mi accarezza il volto. Poi si sdraia ...
... sulla sabbia, tirandomi sopra di lui.
– Anche io vorrei ingravidarti ancora…
Detto questo, sento già il suo cazzo farsi strada dentro di me. Poi si gira, mettendosi sopra di me.
Spinge, spinge a fondo con forza, sollevandosi sulle mani, mi solleva le ginocchia per farmi sentire meglio la sua prestanza. Io urlo, non trattengo il godimento che mi procura. Esce dalla fica. Punta il cazzo all’ano e spinge di nuovo. Mi tiene appoggiato il culo sulle sue gambe per potermi penetrare meglio.
Aumenta il ritmo per un po’, poi esce di nuovo e mi fa mettere alla pecorina. mi incula di nuovo, fino a liberarsi dentro di me.
Mi cedono le gambe e mi sdraio sulla sabbia, mentre lui si sfila.
– Avevo dimenticato quanto sei esuberante! – gli dico mentre mi giro sulla schiena.
– Allora? Sarai la mia compagna?
– Oh, sì! Ci puoi giurare… – poi scherzando – Allora quante svizzerotte ti sei fatto?
– Tutte, ovviamente! – risponde ridendo.
– Bugiardo!
– Non so di preciso con quante sono stato, ma un bel po’ di certo. Voglio dare il mio contributo alla sovrappopolazione del mondo – dice ironicamente, mentre faccio finta di dargli un pugno sul braccio.
Si alza in piedi e mi trascina in acqua. La baia è deserta, a parte gli uomini della sicurezza sulla torretta.
L’acqua è fresca, limpidissima e si vede il fondo molti metri sotto di noi. Raggiungiamo l’isolotto galleggiante e ci stendiamo sopra a prendere il sole. Quando comincio a sentire caldo, mi tuffo e torno a ...