1. Sei amiche in videochat – capitolo 5 di 9


    Data: 06/07/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... Chiara, però, il nome citato da Anna risuonava come l’eco assordante di un colpo di fucile durante la caccia sui monti.
    
    Beatrice era impallidita, incapace di spiccare una singola parola. Probabilmente non sarebbe stata così imbarazzata e confusa nemmeno se si fosse trovata realmente nuda in bagno e due ladri l’avessero colta d’improvviso.
    
    Solo dopo qualche secondo Helga, incapace di nascondere il suo divertimento di fronte a tutto ciò, chiese, fingendosi incerta: – Ma, esattamente, quale Marco? Perché io ne conosco parecchi…
    
    Anna fu sul punto di rimettersi a ridere ma, per qualche motivo, non lo fece. Fissò, invece, la webcam del suo computer portatile e Chiara sentì il suo sguardo trasmettersi attraverso la rete e posarsi su di lei, scivolarle sotto la pelle e incendiarle i nervi. – Ma come, “quale Marco?” Ma il fratello della nostra cara amica!
    
    Il silenzio nella videochat sembrò solidificarsi, diventare un livello in sovraimpressione nella trasmissione come una nebbia o un effetto speciale applicato con un filtro dal computer. O dal senso di apprensione che aveva attanagliato il petto di Chiara.
    
    Helga si mise a ridere nemmeno fosse stata la battuta più divertente al mondo, mentre Beatrice appariva decisamente a disagio, come forse non lo era mai stata prima di allora quando il soggetto della discussione era uomini o sesso.
    
    – Io… – tentennò, quasi facesse fatica a trovare le parole per esprimere quanto stava provando, quasi che quelle parole le fossero ...
    ... rimaste bloccate in gola, soffocandola – forse non è il caso di… voglio dire…
    
    Chiara non era meno sopraffatta dall’emozione, la quale aveva raggiunto un’intensità tale che sembrava avesse smesso di essere solo una sensazione priva di fisicità ma avesse assunto una consistenza simile ad una pesante e torrida coperta che le fosse calata addosso, stringendola e facendola sudare. – Tu… hai fatto sesso con mio fratello? – chiese con un filo di voce.
    
    La ragazza sentiva il suo cuore battere come mai aveva fatto prima, non tanto velocemente quanto con forza, come se avesse raggiunto dimensioni doppie o triple, come se al suo posto, nel petto, avessero messo un grosso tamburo percosso da un martello. Si sentì come se, in quel momento, avesse abbandonato la realtà in cui aveva vissuto dalla nascita e se ne fosse discostata di qualche passo verso l’esterno, come se vedesse le cose attorno a sé attraverso un vetro al pari di un entomologo che studiasse un formicaio con interesse ma, al contempo, con distacco.
    
    Lo sguardo di Beatrice mentre fissava Chiara sullo schermo del suo computer lasciava trasparire una ben altra disposizione d’animo, simile a quella di chi dovesse dare un annuncio non dissimile alla morte di un caro ad un proprio amico, convinto che la colpa del decesso sarebbe stato imputata al messaggero, distruggendo un’amicizia che durava da anni.
    
    – Mi spiace… – sussurrò la ragazza, che sembrava prossima alle lacrime. Sebbene fosse alta quasi un metro e ottanta, avesse ...
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