1. Sei amiche in videochat – capitolo 5 di 9


    Data: 06/07/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalle larghe ed un seno prosperoso, Beatrice in quel momento appariva come se si fosse sgonfiata, rattrappita dal dolore che stava causando alla sua migliore amica. – Io…
    
    Quanto uscì dalle sue labbra stupì per prima la stessa Chiara, e solo sentire la propria voce dietro quelle parole la convinse che non era un’altra a parlare. Perché se l’avesse fatto un’altra, l’avrebbe fatto solo per causarle dolore. – Per favore, Beatrice… raccontami…
    
    Perfino Helga rimase stupita dalla richiesta della ragazza, smettendo di sghignazzare; batté le palpebre, insicura che quanto aveva sentito non fosse stata solo una sua impressione. Beatrice deglutì come se avesse inghiottito qualcosa con la gola secca, mentre Cecilia appariva sconvolta e spaventata. Arianna non sapeva come comportarsi, apparentemente indecisa se divertirsi per il tiro mancino lanciato a Chiara o se contrirsi per lo sconvolgimento di Beatrice.
    
    L’unica che rideva era Anna, soddisfatta. – Forza, Beatrice, narra loro della tua scopata con Marco! Anche sua sorella vuole sapere. E non mentire…
    
    Il viso di Beatrice, solitamente solare e con un velo di simpatica strafottenza che lo rendeva irresistibile per chiunque lo vedesse, adesso non riusciva a celare la rabbia che scuoteva l’anima della ragazza. Nonostante questo, forse anche per la richiesta di Chiara, non poté fare altro, dopo qualche istante, che sospirare e cominciare il suo racconto, sebbene la sua voce sembrasse quella di qualcuno che stesse descrivendo il ...
    ... proprio avanzare lungo il corridoio del braccio della morte di un carcere più che una scopata.
    
    – Era una sera del mese di maggio, un sabato per l’esattezza – spiegò raccontando lentamente, – Voglio fare una conquista e ho deciso di andare alla discoteca “Silver” per trovare un ragazzo con cui chiavare.
    
    “Quando arrivo con il motorino nel parcheggio, comincio a guardarmi attorno, ma non c’è in giro nessuno di interessante: solo stronzetti di quattordici anni o quindici, che si credono fighi con i risvoltini ai pantaloni, che il sabato sera vogliono solo sballarsi di canne e cagate simili. Quelle mezze seghe hanno perfino il coraggio di venire a provarci con me, puzzando di erba come delle merde e con gli occhi rossi, rovinandomi la serata e il divertimento della caccia.
    
    “Nel vederli mi viene quasi voglia di andarmene da un’altra parte, quando noto anche Anna nel parcheggio. Mi dico che, magari in due, quella torma di ragazzini ci starà lontano, quindi mi avvicino ad Anna e le chiedo se entriamo insieme nella discoteca. ‘Se mi offri un drink, sì’ mi risponde, ‘così magari mi insegni qualcosa su come rimorchiare.’
    
    “So benissimo che mi consideri una zoccola, ma poco mi importa – aggiunse con un sorriso rivolto ad Anna attraverso la webcam, – So che sei invidiosa perché sono piena di uomini, e non è perché ho un corpo che non puoi nemmeno sognarti, ma perché non ho la tua personalità di merda. Tutto lì. Non dovresti invidiare le ore che passo in palestra, ma il fatto che ...
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