1. AMICIZIA SINCERA


    Data: 06/07/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... cupi toccavano punte di decisioni estreme, ma arrivò la folgorazione;” tornerò da lei e le chiederò perdono!” Si sentiva meglio, qualunque sia il prezzo da pagare lei lo avrebbe pagato, le si sarebbe gettata in ginocchio era sicura che l’avrebbe perdonata. Prese il suo bagaglio alla stazione e tornò all’appartamento. Suonò.
    
    “Chi &egrave?”
    
    “Sono io, vorrei parlarti un momento”
    
    “Cosa vuoi?”
    
    “Mi fai entrare solo un momento?”
    
    Si sentì il clik del cancelletto, andò su la porta era già aperta, Chiara era al centro del soggiorno
    
    “Cosa vuoi ancora?”
    
    Roberta con gli occhi bassi, posò a terra la valigia e mormorò:
    
    “Non riesco a vivere senza vederti; io, io ti chiedo perdono”.
    
    Chiara cominciò a girarle attorno senza parlare, lei teneva sempre gli occhi bassi
    
    “Ah! &egrave così dunque? Tu pensi di cavartela con un semplice perdono?”
    
    Le mollò un schiaffo che le fece scarmigliare i capelli
    
    “Tu pensi che sarà così facile? E no mi spiace non &egrave così facile, se vorrai restare qui, da me non riceverai nessuna forma di affetto, per te sarà solo dolore, umiliazione, a cominciare da subito”!
    
    La prese per i capelli da dietro e tirandoglieli con forza la costrinse in ginocchio e sempre tenendo con una mano i capelli di lei e tirandoglieli, gli sputò in faccia
    
    “Ecco cosa provò per te , anzi no vieni qui in bagno brutta troia!”
    
    Roberta si alzò e la seguì in bagno, la Padrona in un attimo si era liberata della parte inferiore della sua tuta e del suo ...
    ... slip:
    
    “Sdraiati dentro il box!”
    
    “Mi devo spogliare?”
    
    “No Non c’&egrave bisogno”
    
    la schiava eseguì l’ordine,
    
    “Apri la bocca !”
    
    La Padrona si posizionò sopra di lei e cominciò a pisciare indirizzando in bocca e in faccia il suo getto;
    
    “Ecco cosa provo per te, bevi il mio piscio! Questo no &egrave ancora niente, vedrai cosa ti riserverò”
    
    Sulla faccia di Chiara le si era disegnata una smorfia di disprezzo
    
    “Cosa pensi di rappresentare per me? Puttana! Sei ancora in tempo per andartene ma se resti, da me avrai solo disprezzo, dormirai sempre sotto il mio letto, se avrò voglia di picchiarti lo farò, sarai il mio gabinetto e guai a te se vedrò anche il minimo segno di disgusto, imparerai a servirmi come si deve e sarai anche la schiava di Loredana, la convincerò a provare e sono sicura che le piacerà, tu sei solo una miserabile schiava e sei nata per servire quelle come me.”
    
    La Padrona si rimise gli slip e i pantaloni della tuta e prima di uscire le disse:
    
    “Io sarò di ritorno fra poco più di un’ora, ti voglio trovare lì dentro dove sei in questo momento perché voglio fare una doccia e la tua faccia mi servirà da sedile, d’altra parte a cosa può servire una faccia come la tua'”
    
    Senza aspettare risposta se ne andò. Roberta si tolse la camicia bagnata dalla pipì, la mise in lavaggio, tornò nella sua cameretta disfece la valigia, pensò se aveva fatto bene a tornare, ma in fondo si, aveva fatto bene, chissà cosa aveva in mente quella matta, ma in ogni ...
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