Un weekend farcito ( parte 1) - Racconti Erotici

Un weekend farcito ( parte 1)

Era finalmente giunto il tanto atteso weekend dopo una settimana di lavoro pesantissima.

Dopo aver conservato tutta l'attrezzatura da lavoro ed essermi fatto una bella doccia calda sia esterna che interna mi accingo a vedere se trovo qualche profilo interessante con cui divertirmi per il sabato o la domenica.

Dopo aver visto molti profili, mi imbatto in questa coppia di amici gay che cercano un terzo per passare il weekend all'insegna del sesso e del divertimento.

Iniziamo a scriverci giusto per conoscersi e per capire se quello che si cerca è sulla stessa lunghezza d'onda, anche loro sono come me, belli pelosi, con una bella pancia e che non si pongono limiti riguardanti il sesso.

Mi spiegano che avendo una casa lontana dal caos della città, vogliono organizzare un fine settimana all'insegna del sesso, insomma due giorni dove l'unico pensiero è scopare e farsi scopare.

Così accetto molto volentieri il loro invito.

Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per domani.

Cavolo era proprio quello che stavo cercando così, chiuso con loro e con un eccitazione che arriva alle stelle, vado a letto in modo da essere bello pimpante per l'indomani.

Arriva il sabato mattina e mi sveglio con un sorriso pensando a quello che mi aspetta.

Mi preparo di tutto punto, mi faccio una bella doccia anale così da non avere sorprese scomode e parto verso la loro casa.

Durante il tragitto ormai la mia mente non pensa ad altro, ed il mio corpo lo manifesta in tutto e per ...

... tutto, avevo il cazzo duro solo al pensiero di quello che mi aspetta.

Arrivato a destinazione mi trovo di fronte questa villetta isolata molto elegante e curata.

Suono e appena si apre la porta mi trovo questo bell' omone alto, peloso e sopratutto già nudo e subito me lo squadro dalla testa ai piedi fermandomi al suo cazzo che già a riposo era bello massiccio e largo che chiamerò Mario.

Ancora prima di entrare in casa dopo quello spettacolo d'uomo stava iniziando ad uscire la troia che è in me, non vedevo l'ora di assaporarmi tutta quella verga.

Mi dice di accomodarmi e se mi sentivo più a mio agio di spogliarmi anche io, così senza farmelo ripetere due volte mi spogliai completamente.

Appena tolto anche gli slip dalla cucina entra l'altro amico, Guido, ed anche lui era complentamente nudo, anche lui peloso ma fisicamente più magro dell'altro, ed anche li non potei non ammirare cosa mi si presentava davanti.

Un uomo sulla cinquantina non molto sportivo, ma questo a me poco importa, con il batacchio penzolante tra le gambe, sicuramente più piccolo rispetto a quello del suo compare ma sempre molto appetitoso.

Ci accomodiamo sul divano e da bravi padroni di casa rompono il ghiaccio parlando del più e del meno intanto che ci gustiamo un bel bicchiere di vino.

Fra tutte queste discussioni non riuscivo a staccars gli occhi dalla verga che Mario si ritrova in mezzo alle gambe, e notando i miei continui sguardi verso la sua mazza Mario mi sussurra all'orecchio che ...