Le mie storie (104) 2ª parte
Data: 30/06/2023,
Categorie:
Maturo
Masturbazione
Hardcore,
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... incredibilmente c’è solo un ragazzo che sta aspettando. Dopo poco esce un signore con un’espressione che non promette niente di buono, la porta si richiude di nuovo; solo qualche minuto ed il giovine invece esce sorridendo, soprattutto verso il mio uomo: è il nostro turno. Naturalmente evitiamo di sederci sulla poltrona che potrete immaginare in che condizioni era, mettiamo il gettone, si alza una tenda ed appare una ragazza completamente nuda che ci tocca su una poltrona; non riusciamo a vedere gli altri “spettatori” ma ci rendiamo conto che lei può guardare noi visto che si sofferma per un po’ proprio di fronte. Massimo, dietro di me, mi mette una mano davanti sull’orlo della gonna e comincia a sollevarmela fino a mostrare la mutanda e accarezzarla con le dita. La tendina comincia a scendere, metto 2 gettoni e torna su, la ragazza continua a masturbarsi guardandoci in faccia, mentre Massimo entra con le dita nello slip ed io comincio a bagnarmi e da sentirmi venire meno le gambe. Quando mi infila l’altra mano nella camicetta per poi prendermi il seno sinistro, chino la testa indietro per poggiarla sul suo collo e mi lascio andare al piacere. Restano ancora due gettoni, ma mi ricompongo nonostante credo di avere la faccia completamente rossa e dopo aver salutato la nostra “guardona”, usciamo finalmente dalla stanzetta. Sono stravolta, non ho nessuna voglia di andare a vedere un altro spettacolo del genere anche perché se non fosse stato per il fuoriprogramma, avrei trovato ...
... la cosa piuttosto squallida; chiediamo alla cassa di poter utilizzare i biglietti per il giorno dopo, fortunatamente ci dicono di sì. Riprendiamo a camminare lungo il canale con le ragazze che salutano il mio compagno non preoccupandosi assolutamente della mia presenza; alcune sono davvero molto belle, mi verrebbe quasi di avvicinarne una, ma naturalmente non ne ho il coraggio ed oltretutto massimo mi sussurra all’orecchio che è dannatamente eccitato per cui vuole tornare in albergo. Capisco benissimo “il suo stato” anche perché l’ultima mezz’ora passata deve averlo notevolmente “tirato su”. Purtroppo per lui però con il tacco alto proprio non posso correre, anzi incespico più di una volta rischiando la caviglia, fin quando finalmente raggiungiamo l’albergo. In ascensore, appoggiandomi la mano al pacco, mi fa capire quanto abbia voglia di me, io gli confesso che non aspetto altro che farlo felice (per la verità gli dico senza tanti giri di parole che ho voglia di chiavarlo, anche io certe volte mi lascio andare a certe parole); Entriamo stanza, via le scarpe, giù la gonna, apro due bottoni della camicetta e mi ritrovo la sua lingua in bocca ed entrambi le sue mani sul culo con il filo del tanga che finalmente lascia il centro delle mie chiappe per finire di lato. Con addosso ancora le autoreggenti finisco stesa sul letto con le gambe aperte, il tempo di vedergli abbassare i pantaloni che il suo uccello, duro, già fuori dallo slip, sposta senza alcun problema il triangolino del ...