La fame – 1
Data: 28/06/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Lesbo
Autoerotismo
Autore: nonoval, Fonte: RaccontiMilu
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Gaia entrò ondeggiando nel maneggio. Era una giornata di un fine settimana primaverile: per lei, questo non significava riposo o divertimento, piuttosto lavoro. Lavoro magari soddisfacente, ma pagato non così bene – e spesso in ritardo. Comunque, meglio di niente: i soldi servivano e questo era quello che aveva trovato. In qualche modo, avrebbe dovuto pur pagare le sue spese extra come studentessa.
Tutto sommato, non era stata nemmeno una scelta malvagia: prendersi cura dei cavalli era piacevole, per quanto potessero essere un po’ stupidi. Si trattava in fondo di pulirne il manto, spazzolarne la criniera, nutrirli ed eventualmente condurli fuori dal proprio box se necessario.
Amanda, la sua capa, d’altra parte le aveva illustrato a suo tempo il modo corretto di eseguire le varie mansioni: non serviva particolare intelligenza, ma comunque era necessaria qualche attenzione.
Amanda era, a suo modo, intrigante: piuttosto alta per essere una ragazza, spalle grandi e muscoli guizzanti, risultato dei suoi anni di lavoro in quel maneggio. Aveva un’espressione dolce, anche se il viso, incorniciato da capelli castano scuro e portati corti, non era privo di qualche spigolosità, le quali la rendevano ancora più interessante.
Quel giorno, Gaia entrando nel maneggio era sola: raccogliendo in una coda i lunghi capelli cerulei, con un grugnito, spinse la porta principale del maneggio per aprirla – dannatamente pesante, come ...
... al solito. Al momento, i cavalli erano quattro.
Si diresse verso il fondo della stalla e aprì l’armadio degli attrezzi: figurarsi, quello che di cui aveva bisogno era in alto. Sollevandosi sulle punte, raccolse la spazzola di metallo e il pettine per iniziare la pulizia dei cavalli – in fondo, Amanda era piuttosto alta; oh, sicuramente non si preoccupava per chi aveva delle gambe troppo corte, ancorché nella media!
Era un compito abituale, ormai: gli animali la conoscevano e non erano disturbati dalla sua presenza. Meccanicamente, iniziò ad armeggiare con il loro mantello, premendo con forza la spazzola per togliere i peli in eccesso. Quell’attività le permetteva benissimo di vagheggiare i suoi ricordi; d’altro canto i pensieri che le frullavano nella testa dal primo mattino erano molti. Ripensava all’esperienza della sera prima: era stata ad una festa con un’amica. Niente di che, ma ad un certo punto, si erano ritrovate sole: leggermente brilla, le aveva accarezzato la guancia – il gesto era stato ricambiato e, in breve, tra risatine, si era trasformato in un bacio delicato, con la lingua a fior di labbra. L’esperienza era finita lì, ma nel frattempo Gaia valutava l’accaduto. Sicuramente gli uomini le piacevano; forse, anche le donne. Per questa giornata, Amanda aveva promesso che le avrebbe insegnato a cavalcare in maniera migliore, impartendole la postura corretta.
Meditando in questa maniera, non si rese nemmeno conto di aver finito anche l’ultimo cavallo. Andò a ...