La Storia di Monica – Cap. 4.5 – Thomas
Data: 27/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... sua mazza dagli slip. “Lo so che non sono la prima, ma voglio dirti lo stesso che hai un gran bel cazzo, di quelli che fanno godere una donna come si deve, e che adesso è mio.” M’abbassai sino a ritrovarmelo davanti alle labbra, per ricoprirlo di baci e piccoli colpi di lingua, per poi prenderne in bocca la cappella, che già da sola me la riempiva quasi del tutto. Iniziai un lento lavoro di labbra e lingua, lasciando sempre abbondante saliva su tutta quella gran mazza, sentendo crescere il lui una notevole eccitazione. Per essere più comoda mi sistemai carponi sul letto, con lui subito pronto a rimettersi davanti a me, con quel cazzo che quasi sembrava voler dire “Prendimi sono tuo”. Questa volta però mi dedicai prima ai testicoli, che leccai con cura, succhiandoli leggermente prima di passare all’oggetto del mio desiderio. Lui non mosse mai un muscolo per accelerare il mio ritmo, ma del resto era anche quasi impossibile chiedermi di più. Infatti non riuscivo quasi a prendere tutta quella mazza in bocca, pur provandoci più volte, ma non per questo mi risparmiavo in qualche modo. “Adesso vieni qua perchè ti voglio.” gli dissi invitandolo a sdraiarsi sul letto. Thomas si tolse pantaloni e slip per mettersi proprio al centro del letto, mentre io mi sfilavo il perizoma sdraiandomi quindi al suo fianco. “Non mi neanche detto se ti piaccio ?” gli dissi dandogli dei piccoli baci vicino alla bocca mentre gli tenevo il pene in mano. “Sei bellissima.” mi rispose ...
... sorridendomi. Non riuscii più a trattenermi e mi misi a cavalcioni su di lui, poi gli presi il cazzo in mano e l’indirizzai verso la prima porta del piacere. Nonostante le notevoli dimensioni, il bastone di Thomas entrò con ben poca difficoltà, grazia all’abbondante saliva di cui era ricoperto, ma anche al fatto che ero davvero eccitatissima, e quindi bagnata peggio di una cagna in calore. Iniziai a muovermi con una certa cautela, quasi volessi abituare la mia passera a quell’ingombrante presenza, ma ben presto il mio incedere divenne quasi furibondo, tanto che diverse volte il pene di Thomas mi scivolò fuori e mi dovetti fermare per farlo rientrare dove mi donava piacere. Ripresi fiato solo quando lui mi fece mettere al suo posto, per poi scoparmi tenendomi aperte le gambe con le sue braccia. “Fammelo sentire TUTTO !” urlai sempre più vogliosa del suo cazzo, come se ci fosse ancora bisogno d’incitare il mio giovane amante. Godevo senza ormai nessun ritegno, avendo quasi un orgasmo ogni volta che sentivo sbattere le sue palle sotto la fica, lasciandomi andare completamente come forse non avevo mai fatto. Thomas cambiò posizione diverse volte, ma a me interessava solo sentire entrare e uscire la sua mazza dalla mia passera, rimanendo quasi muta se non per un continuo gemito che m’usciva dalla bocca senza che quasi me ne rendessi conto. Solo quando mi ritrovai carponi compresi quanto potessi godere per ogni suo affondo dentro di me, e solo l’ultimo orgasmo mi fece crollare sul letto ...