Moglie prepotente - terza parte
Data: 23/06/2023,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti
... fuscello se la portò a cavalcioni, poi con un colpo secco la penetrò. Lei urlò per la sorpresa e per il piacere. E cominciò a cavalcare come una forsennata.
Intanto il primo uomo che l’aveva toccata in sala mi guardò che sembrava disperato. Gli feci un cenno come per rassicurarlo, bastava che salisse sul palco e avrebbe potuto fare quello che voleva. Così fu, ma insieme a lui si mosse un altro ospite, un ciccione francamente sgradevole allo sguardo. Bene, pensai io, alla fine se la sta godendo ma qualcosa di spiacevole deve pur subire.
I due salirono sul palco, non si spogliarono e tirarono fuori solo i loro arnesi. Il primo, quello più piacevole di aspetto, si stese accanto ai due che scopavano e, quasi magicamente, trovarono un’intesa di posizione. Si misero tutti di fianco, il francese continuò a scoparla in fica, l’altro le allargò le natiche, prima la baciò e la penetrò con la lingua e poi entrò con il suo cazzo nel buchetto più intimo. Elena sembrava non saziarsi mai, si muoveva con sincronia perfetta godendo pienamente dei due cazzi dentro di lei.
Il primo uomo, quello che la stava inculando, venne per primo senza un gemito, si accasciò come fosse svenuto. L’altro, il francese, era resistente come l’acciaio, si rimise Elena a cavalcioni e ...
... continuò a riempirla questa volta con più lentezza.
Il terzo uomo, il ciccione, si limitò ad avvicinarsi alla faccia di Elena masturbandosi, piano piano prese coraggio e le poggiò il cazzo sulla bocca. Lei manco aprì gli occhi, appena sentì qualcosa sulle labbra spalancò la bocca per inghiottire qualunque cazzo fosse stato.
Il ciccione venne in men che non si dica, Elena sempre cavalcando il maxi dotato ingoiò tutto il seme caldo che le si era riversato in gola, poi si dedicò completamente al suo piacere e, quando l’altro la strinse forte ai fianchi inarcandosi e inarcandola, godette in un orgasmo così potente da farla piangere a singhiozzi. Rimase così un po’, stesa languida, indifesa, nuda, bagnata su quel lenzuolo così candido.
Lo spettacolo era finito, sarebbe stato impossibile andare avanti.
Tutti andarono via. Piano e dolcemente l’aiutai a rivestirsi. Piano e dolcemente la sostenni fino alla camera. Piano e dolcemente la immersi in un bagno caldo e ristoratore.
Al mattino dopo ci risvegliammo molto tardi, eravamo rimasti abbracciati tutta la notte.
Senza parlare ci baciammo dolcemente, poi più appassionatamente e facemmo l’amore come mai l’avevamo fatto.
Fu dolce, tenero, appassionato, appagante. Tutto insieme. Fu fare l’amore con amore.