1. Moglie prepotente - terza parte


    Data: 23/06/2023, Categorie: Esibizionismo Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti

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    Il viaggio da Casablanca a Marrakech fu tranquillo.
    
    Elena era silenziosa e imbronciata e serena nello stesso tempo. Quando i nostri sguardi si incrociavano corrugava la fronte e mi guardava storto, ma appena si rilassava i suoi occhi tornavano sereni e quasi sorridenti.
    
    Quanto successo a Casablanca era stata una forzatura e una prepotenza che lei mai aveva subito, abituata com’era a condurre sempre lei le redini di tutto, soprattutto quando si trattava di sesso.
    
    L’averla costretta a concedersi ad un uomo che non le piaceva affatto era stata per lei un’umiliazione che pensavo non avrebbe sopportato e invece, dopo lo scatto d’ira iniziale, pur essendo scontrosa con me, si era tranquillizzata.
    
    Non sapeva però che il suo modo di fare stava provocando in me ancora più desiderio di rivalsa e avrei trovato il modo di costringerla a fare cose senza che lei potesse scegliere e comandare su di me come per anni aveva fatto.
    
    A Marrakech alloggiammo in un Club Med splendido. Non conoscevamo nessuno e ci unimmo ad un gruppo organizzato per effettuare escursioni, visite e cose simili. Il tempo rimanente lo trascorrevamo ai bordi della piscina del Club, in un parco grandissimo e lussureggiante, tra mille attenzioni del personale, anche molto rivolte al corpo di Elena che si crogiolava al sole con i più minuscoli due pezzi immaginabili.
    
    I primi due giorni trascorsero quasi del tutto silenziosi tra noi, senza il ...
    ... minimo approccio fisico, ma tranquilli e sereni.
    
    Alla terza sera il Club aveva organizzato uno spettacolo di incantatori di serpenti.
    
    Tutti noi ospiti eravamo seduti o in piedi attorno ad una pista al centro della quale l’incantatore, assieme a due aiutanti, aveva liberato non so più quanti serpenti di ogni tipo, tra i quali svettavano cobra riconoscibili e minacciosi nella loro fierezza.
    
    Elena, spaventata, si alzò e si portò dietro l’ultima fila di chi stava in piedi, il più lontano possibile dal centro dello spettacolo. Io la seguii e l’affiancai.
    
    A parte il centro della pista tutta la sala era al buio.
    
    Elena indossava short e una blusa accollata e larga. Mi misi alle sue spalle e le infilai una mano sotto la camicia stringendole il seno nudo. Non reagì minimamente. Rimase fredda e immobile e non sentii reagire il suo capezzolo. Mi guardai attorno nella penombra, cercando qualcuno a cui avvicinarmi per proporgli la condivisione del corpo di mia moglie.
    
    Poco più in là intravidi una sagoma sottile, alta e quasi isolata, alle spalle di tutti. Piano mi avvicinai a lui quasi trascinando Elena. Feci in modo che lei lo urtasse come inavvertitamente, al che lei mi sibilò “Stronzo, che cazzo stai facendo?”. Allora io le sollevai la blusa lasciando il suo seno nudo alla vista dello sconosciuto che, seppure quasi al buio, incrociò il mio sguardo di approvazione e strinse il seno libero nella sua mano, accarezzandolo. Elena sembrò divincolarsi, ma io la tenevo stretta ...
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