1. 7 La mia matrigna Jolanda


    Data: 20/06/2023, Categorie: Incesti Autore: Fiocinatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... li vive una mia anziana zia, che neanche tuo padre sa della sua esistenza, così staremo tranquilli. Per quanto riguarda la tua permanenza fin quando ti fermerai bel cazzone mio?»
    
    «Bella gnoccolona mia, passo con te le notti di venerdi, sabato e domenica poi lunedi pomeriggio ritorno a casa!»
    
    «Bellissimo, allora comunicherò a tuo padre, che ho una zia malata a Eraclea in provincia di Venezia e devo assisterla, perciò m’assenterò per alcuni giorni, gli chiederò di badare alla bambina»
    
    «Benissimo non vedo l’ora d’entrarti nelle mutande! Sei una figa pazzesca! Sono giorni e notti, che sogno di trombarti, sognandoti tutta nuda!»
    
    «Non vedo l’ora d’averti dentro me! Comunque ora smettiamola coi messaggi non vorrei, che tuo padre li scoprisse!»
    
    «Un’ultima cosa mia bella maialina, se non vuoi, che Ettore li scopra, cancellali, ma ricordati di me venerdì»
    
    «Amore come potrei dimenticarmi di te, dopo aver penato tutto questo tempo. Adesso chiudo e cancello tutti i tuoi messaggi, poi torno a casa e do la notizia a tuo padre! Ciao amore mio, riguardati, perché chissà quante porche vogliono il tuo bel serpentone con un occhio solo»
    
    A questo punto chiudemmo e non massaggiammo più, ci vedemmo venerdì alla stazione.
    
    Jolanda era uno splendore, appena scesi dal treno mi corse incontro, m’abbracciò stretto, stretto, poi mi baciò con un bacio a stampo, infine mi prese a braccetto, m’accompagnò alla sua auto.
    
    Vestiva in modo classico, aveva un Tailleur blu, con gonna ...
    ... appena sopra il ginocchio, calze velate dello stesso colore, che davano risalto a gambe stupende, una camicetta bianca coi due bottoni in alto non chiusi, sotto portava un reggiseno a balconcino tendente a sollevare il seno, mettendo in risalto i seni prosperosi.
    
    Non vedevo se portava il perizoma o degli slip, ai piedi calzava scarpe decollete, con un tacco da 12 cm, che le slanciava le gambe, evidenziando i polpacci, sul sedile posteriore, aveva una borsa bauletto, nel baule dell’auto quando posizionammo la mia valigia, notai un borsa tipo 24 ore.
    
    Jolanda era senz’altro una donna benestante, questo lo dedussi dal modo di vestire e dall’auto, guidava una Mercedes-Benz Classe E430 un’auto molto costosa.
    
    M’accomodai sul sedile anteriore di fianco a lei.
    
    Partimmo velocemente dopo 10/15 minuti giungemmo a destinazione, salutò la vecchia zia, poi le porse una busta, quindi s’accomiatò, facendomi cenno con la mano andammo nella stanza allestita per noi.
    
    La mia matrigna, mi disse, che quella stanza era sempre a sua disposizione, per lei e per i suoi occasionali amanti, visto, che era lei a provvedere al sostentamento della zia.
    
    Mi disse anche di stare tranquillo, perché nessuno c’avrebbe disturbato, anche per il mangiare non c’erano problemi, nei giorni scorsi aveva portato proviste per una settimana e nel giro di un’ora la zia sarebbe partita per andare a Eraclea da sua sorella.
    
    Così passammo un paio d’ore a parlare e limonare, poi alle 20:00 Jolanda preparò la ...
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