7 La mia matrigna Jolanda
Data: 20/06/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: Fiocinatore, Fonte: EroticiRacconti
La mia matrigna Jolanda
Dopo circa un lustro, mio padre era stato lasciato dalla giovane segretaria, nel frattempo aveva conosciuto una signora separata, che aveva circa l’età di mamma.
La signora in questione aveva anche una figlia Rosa Maria d’unici anni, mentre la mamma si chiamava Jolanda.
Papà aveva perso la testa per Jolanda, tanto, che insistette con me per farmela conoscere.
Per me era una situazione imbarazzante, anche, perché non volevo fare dispiacere a mamma, perciò il week end lo passavo a casa con Fiorenza e Elide, la settimana ero impegnato con la scuola, ma soprattutto con Roberta, perciò era difficile trovare il momento giusto.
L’occasione si presento a Pasqua, quando la mia attività sessuale si tranquillizzò, perché Marina andò a vivere con Carola.
Papà ricominciò telefonicamente a parlare con mamma, alla quale confessò l’esistenza di Jolanda e di come ci tenesse a un mio giudizio su Jolanda e la figlia.
Così mamma quel week end mi dirottò a Verona, città dove ora viveva mio padre.
Arrivai alla stazione di Verona Porta Vescovo, dove ad attendermi c’era Ettore mio padre.
Ci scambiammo un saluto abbastanza gelido, poi salimmo in macchina e via verso l’abitazione, che condivideva con Jolanda e la figlia.
Giunti a destinazione mi presentò una mocciosa di nome Rosa Maria, di circa 10/11 anni, a prima vista una bella ragazzina, poi fu la volta della madre Jolanda.
Jolanda, era una donna matura sui 40 anni, altezza media ...
... corporatura leggermente robusta, viso tendente al tondo, naso piccolo con orecchie proporzionate, collo sottile e fronte alta, coperta da lunghi capelli scuri mossi, per ultima cosa notai le labbra sottili.
A primo impatto, m’è sembrata una persona, simpatica, solare, allegra, attiva e introversa, forte e sicura, cortese ed educata anche molto generosa ed espansiva nei miei confronti.
Nel week end trascorso con loro m’ha fatto una buonissima impressione, l’unica cosa stonata forse da parte mia era, che continuavo a considerare mio padre colpevole della separazione dei miei genitori.
Il tempo trascorso con la mia matrigna fu molto piacevole, lei aveva molte attenzioni nei miei riguardi.
La domenica organizzò un pranzo in un agriturismo appena fuori porta, dove si mangiò bene, inoltre c’era una bella atmosfera, mentre per il giorno di Pasquetta mi portò ai Portoni della Bra, con due grandi archi merlati, mi spiegò, che la torre Pentagona con l’orologio, fu un regalo del conte Antonio Nogarola nel 1871.
Poi da piazza Bra ammirammo Palazzo della Gran Guardia, Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, l’anfiteatro Arena tempio della Musica Lirica, il monumento eretto in onore di Vittorio Emanuele II, poi la tappa fondamentale per chi visita Verona, la Casa di Giulietta.
Da sempre meta prediletta dagli innamorati, col celebre balcone, con sotto la statua in bronzo di Giulietta dove Giulietta s’affacciava per vedere l’amato.
Passai veramente una bella giornata, ma alla ...