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        Guerriera senz'armi
 Data: 31/07/2018, Categorie: Etero Autore: BirbaPerBirbe, Fonte: Annunci69
 ... di quelli che stanno fuori, i peggiori …” Io non parlai (e con lei questo divenne presto un’abitudine) e le tesi la mano, lei la prese e si appoggiò dolcemente alla mia spalla. “Fai quello che vuoi” disse. Entrando al Majestic ci guardarono tutti, chi male, chi sorpreso e chi divertito. Presi una camera. Una volta entrati il suo corpo inizio a diventare sempre più pesante, stanco. Sorreggendola appena la portai in bagno e mentre si riempiva la vasca la spogliai lentamente. Attorno a noi il silenzio era pieno di figure, dalle più dolci alle più aggressive. La aiutai ad entrare in vasca, lei si rilassò mollemente mentre io mi sedevo a terra appoggiato al muro, guardandola. Passò molto tempo “mi aiuti ad uscire?”. La asciugai e la accompagnai al letto. Diana si distese, nuda, di traverso al letto, le gambe a penzoloni. Il corpo ancora segnato dalla violenza appena vissuta. Io mi sedetti a terra tra le sue gambe. Il profumo leggero del suo sesso si mischiava a quello del sapone. Torcendomi appena arrivai con la mia bocca a sfiorarle la vulva. La baciai ripetutamente e lievemente. Il suo respirò aumentò il ritmo, a tratti le cosce mi stringevano appena la testa. Iniziai a leccarla, il suo umore leggermente amaro iniziò a bagnarmi la bocca. Mi alzai un po’, prendendole in bocca il clitoride gonfio, muovendo la lingua con sempre maggior costanza e cadenza. Il suo orgasmo giunse lieve, lungo, tra spasmi delle cosce e del ventre e rilassamenti profondi, in successione. Il liquido fuoriusciva da lei come una eiaculazione notturna di un giovane uomo, generava un forte benessere in entrambi. A notte tarda mi risvegliai in quella posizione, mi alzai, la sistemai nel letto e mi distesi vicino. Io e Marco non tornammo più a Roma, non andammo più assieme da nessuna parte. Io e Diana non ci lasciammo più, in silenzio …