La sfida – Capitolo 4
Data: 15/06/2023,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... dopo.
Mi misi sopra Federica e ripresi a baciarla con più vigore rispetto a prima, le sue braccia che mi stringevano. Anche se sue gambe si strinsero attorno al mio bacino e lei si staccò dal letto, attaccandosi a me e muovendo il suo inguine contro il mio. Sarebbe stata una posizione sessuale stancante ma interessante, da prendere in considerazione per il futuro. Mentre la mia lingua esplorava la sua bocca, mi chiesi quante stranezze sul sesso conoscesse Federica: di certo non c’era il rischio di annoiarsi molto presto, con lei.
La spogliai lentamente, tornando a baciare prima le parti del suo corpo appena esposte e poi cercando di nuovo la sua bocca e le sue labbra.
Quando ormai indossava solo un paio di mutandine color pesca, sdraiata sul letto, versai dalla boccetta di olio per massaggi che preparavo io stesso qualche goccia sulle mani, le salii a cavalcioni sull’addome e presi a massaggiarla, accompagnando il tutto con la voce più calda possibile e descrivendole quanto la trovassi meravigliosa e sexy. Spalle, braccia, collo, per il seno applicai lo stesso metodo che lei aveva usato sulla cappella della mia minchia, usando la punta delle dita e facendole scorrere brividi di piacere lungo la schiena. Soffocati versi di piacere si levarono dalla sua gola mentre passavo dalle mani alla bocca per stuzzicarle le tette, piccole ma morbide, i capezzoli turgidi che non aspettavano altro di essere succhiati e sfiorati.
Scesi fino all’inguine, appoggiando la testa ...
... su una sua coscia e riempiendo la mia mente del profumo della sua fica, sospirando soddisfatto. Il pollice destro si mosse sopra l’impronta della passera, per poi lasciarci un bacio. Federica rimase stupita dal fatto che mi limitai solo a quello prima di proseguire per le gambe, le sue meravigliose gambe, che non risparmiai di carezze e baci su ogni loro muscolo, compresi quelli in mezzo alle cosce, facendola fremere.
Le presi i piedi tra le mani, accarezzandoli e massaggiandoli, baciando e succhiando le dita. La feci voltare e passai a massaggiarle la schiena, l’olio che le faceva brillare la pelle delle scapole e del dorso. Baciai le sue chiappe con indosso le mutandine, poi tolsi anche quelle e le massaggiai: Federica aveva un culo meraviglioso, sodo, il risultato del lavoro di ore e ore di palestra. Le aprii i glutei, osservando per un attimo il buco del culo che un giorno avrei voluto violare.
Mi sdraiai su di lei praticamente ancora vestito e cominciai a baciarla sulla nuca e sul collo, poi la feci voltare e, finalmente, ecco la sua fica.
Baciai prima le labbra della bocca e poi quelle della passera, passando poi a leccarle. Era completamente depilata, come mi aveva confidato prima a cena, ed era impreziosita da gocce di desiderio; il profumo che emanava mi inebriava ed il suo sapore era pura ambrosia. La penetrai con due dita lentamente, mentre iniziavo a titillare il clitoride ormai gonfio.
Lei aveva chiuso gli occhi e dopo pochi minuti il suo fiato era ...