Matteo e suo fratello - Racconti Erotici

Matteo e suo fratello

... ciò che aveva visto.

"Matteo, ma che cazzo fai? Sei diventato ricchione?"

Matteo cercava di spiegare ma Antonio imprecava, urlava impazzito, prese Matteo per un braccio e quasi voleva picchiarlo.

Matteo cercava di spiegare ma non ci riusciva.

Antonio si rivolse a me e disse "Frocio tu non muoverti da qui" richiuse la porta e trascinò Matteo in salone.

La discussione durò vari minuti, io non sapevo cosa fare. Mi assalirono mille paure.

Antonio era il fratello maggiore di Matteo, anche lui faceva il meccanico e lavorava a Roma presso una società di pullman per il trasporto privato. Tornava poco a casa, evidentemente anche lui era rientrato per il matrimonio.

La discussione era concitata, non riuscivo a capire cosa dicevano.

Erano trascorsi alcuni minuti e non percependo più le loro voci, capii che la situazione si era calmata, quindi decisi di uscire dalla stanza per andarmene.

I fratelli erano in salone e per uscire ero obbligata a passare davanti a loro, inevitabilmente li incrociai e in modo frettoloso li salutai "Matteo, è tardi, io vado via, ciao" ma Antonio, inaspettatamente, quasi mi bloccò, mi mise un braccio intorno alle spalle e con modi tranquilli e gentili mi disse:

"Perché scappi? Non vuoi un po' di pesce? Non vuoi assaggiare un po' anche il mio cazzo?"

Rimasi muta, sorpresa, dopo quello che era successo non mi sarei mai aspettata questa sua reazione

"Matteo mi ha spiegato tutto, mi ha detto che sei una vera troietta e che ...

... succhi molto bene e, a dire la verità, mi è venuta voglia di farmi fare un bel pompino da te. Non ho mai scopato maschi finora ma sono stato con qualche trans e alla fine credo che non ci sia una grande differenza, la bocca è uguale, ahahah"

Non sapevo cosa fare, avevo un po' di remore ma la sua vicinanza mi turbo' molto.

Antonio era veramente un bel maschio, fisicamente robusto/palestrato, simile al fratello ma più alto, biondo quasi rossiccio, capelli lunghi e pizzetto incolto, un vero vichingo.

Allora indecisa guardai Matteo che, accennando un sorriso, mi rassicuro' e mi fece cenno con la testa di accontentare suo fratello. Capii a quel punto che non potevo rifiutarmi e quindi permisi ad Antonio di condurmi in camera.

"Inginocchiati troietta che adesso ti farò divertire" chiuse la porta dietro di sé, si tolse la maglietta e apri la zip dei pantaloni liberando il suo cazzo che, sebbene fosse ancora moscio, mi sembrava di grosse dimensioni.

Fino ad allora non avevo mai visto o assaggiato altri cazzi se non quello di Matteo e ciò che avevo davanti mi dava l'impressione di una vera proboscide. Non riuscivo ad immaginare quanto potesse diventare grosso se eccitato e duro.

" Allora? Ti piace? - Dai fammi vedere cosa sai fare, prendilo in bocca e succhia... sorprendimi zoccoletta"

In ginocchio davanti a quell'uomo mi sentivo veramente una troia sottomessa, una sensazione bellissima alquanto nuova per me, e quindi decisi che dovevo dare il massimo. Dovevo ...