1. Melany. La mia Signora e Padrona


    Data: 11/06/2023, Categorie: Anale Feticismo Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... chiamarmi anche Padrona, se preferisci, ma quando è presente qualcun altro sempre “Signora” capito? Lo preferisco.
    
    -Si Signora, ho capito, Signora.
    
    Faccio io mentre mi sento stupidamente arrossire come una ragazzina.
    
    -Cosa fai lì impalata con quel vassoio in mano? Poggialo su quel mobile e sistemami i cuscini dietro alla schiena, poi tira su la tapparella, ma non troppo, e poi passamelo.
    
    Faccio come dice. Il leggero contatto dei suoi grossi seni contro il mio braccio mentre la aiuto a tirarsi un po’ su mi fa l’effetto di una scarica elettrica che, dalla pelle, mi raggiunge dritto per dritto il cervello. E’ decisamente una vera dea.
    
    Ha voluto che rimanessi lì durante la sua colazione, e mentre sbocconcella con grazia una fetta di pane tostato, mi anticipa il programma della giornata.
    
    -Allora Monique...per prima cosa mi aiuterai a fare una doccia...stanotte ero troppo stanca per lavarmi...poi dovrai aiutarmi a vestirmi...a proposito...tu sei ancora vestita così? Va bene ti darò qualcosa io dopo...dicevamo? Ah si, quando sarò pronta voglio esaminarti per bene...vedremo cosa si può fare per migliorarti un po’...Poi magari se avanza tempo ti mostro bene casa e ti metterò un tantino alla prova, tanto non ti dispiace vero?
    
    Non so bene cosa intenda con quel “mettermi alla prova”, ma non mi suona benissimo... Comunque mi affretto a rispondere:
    
    -Come vuole Signora, non mi dispiacerà affatto, Signora.
    
    Deve tremarmi un po’ la voce, perché ha l’aria ...
    ... divertita, mentre mi dice:
    
    -Adesso porta questo vassoio in cucina, poi torna qui, pulirai tutto dopo.
    
    Quando torno la trovo seduta sulla sponda del letto, la punta dei piedi nudi poggiata in terra. A un palmo dai suoi piedi c’è un paio di pantofoline dorate con leggero tacco. Potrebbe infilarle benissimo da sola, ma capisco che vuole sia io ad infilarle ai suoi piedi. Mi inginocchio in terra e, uno alla volta, prendo i suoi piedi in grembo infilandoli delicatamente nelle calzature.
    
    Si alza, mi indica con un cenno della mano una specie di kimono, sempre dorato, poggiato su di una poltroncina lì vicino, mi alzo, lo prendo e la aiuto ad indossarlo.
    
    -Vieni in bagno con me, ora.
    
    La seguo, docile.
    
    ***
    
    Mi tremano un po’ le mani mentre la sto aiutando a spogliarsi completamente, davanti alla porta di cristallo della grande doccia, in bagno. Ora che posso vederla bene mi appare ancora più bella di quanto mi era sembrata finora: Alta, slanciata, fianchi voluttuosi e didietro da urlo, seni come grossi meloni maturi, grosse areole scure e capezzoli enormi e pronunciati, mani e piedi curatissimi e femminili all’ennesima potenza, lineamenti perfetti...oltre al già ammirato attributo equino, ovviamente.
    
    Mentre l’acqua che scorre nella doccia sta raggiungendo la temperatura desiderata, fa spogliare anche me, onde evitare che mi si bagnino i vestiti, dice. Poi entra nella doccia, lasciando la porta aperta, mentre io, pur rimanendone fuori, ho il compito di insaponarne ogni ...
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