1. It all began... with a coffee and a car


    Data: 09/06/2023, Categorie: Etero Autore: LadyEternia, Fonte: Annunci69

    “Perché non me le mostri?”
    
    Una frase del tutto innocente, pronunciata con tono colloquiale. O almeno all’apparenza.
    
    “Qui?”
    
    Eravamo nella sua macchina, in pieno pomeriggio, parcheggiati lungo una strada mediamente trafficata. Mi sentivo in imbarazzo e allo stesso tempo intrigata dalla situazione, senza contare che il mio orgoglio si sentiva piacevolmente punzecchiato da quella piccola sfida.
    
    “Non ti va?”
    
    Eccola di nuovo lì, quella impercettibile sfumatura nella voce. Mi andava eccome, e a onor del vero mi andava anche molto di più. Fosse dipeso esclusivamente da me, anziché discutere del mio seno, a quell’ora potevamo esser impegnati in qualcosa di lievemente diverso. Qualcosa un po’ più a rischio arresto per atti osceni in luogo pubblico, ma non mi pareva il caso di rischiare in modo tanto stupido. Stuzzicarsi un po’ andava più che bene.
    
    Per iniziare…
    
    Mi piaceva il fatto che mi stesse parlando fissandomi negli occhi, come se stessimo conversando del più e del meno. E in effetti era così fino a pochi istanti prima, ma ero sicura che a lui piacesse giocare e spiazzare le persone… e la cosa mi piaceva parecchio.
    
    “Non mi sfidare…”
    
    “E’ una sfida per te?”
    
    “Mmm… un po’. Sono molto, troppo, orgogliosa e stuzzicarmi di solito sortisce il giusto effetto…”
    
    Continuammo a fissarci negli occhi anche quando, con molta nonchalance, iniziò ad accarezzarmi la pelle esposta, prima di insinuarsi sotto il pizzo del reggiseno. Quando mi sfiorò il capezzolo, ...
    ... avvertii un languore inconfondibile.
    
    Una impercettibile contrazione di piacere, una sensazione calda e bagnata tra le mie cosce. Perfetto, mi stavo eccitando pur sapendo che non avevamo la possibilità di dedicarci del tempo. Ringraziamo tutti insieme i suoi impegni per la serata!
    
    “A cosa pensi?”
    
    “Al fatto che dovrò tornare a casa frustrata…”
    
    “E perché…?”
    
    “Perché mi sto eccitando, e so che non abbiamo tempo…”
    
    “Ti eccita la mia mano o la situazione?”
    
    “Entrambe…”
    
    “Anche io andrò via frustrato…”
    
    Magra consolazione considerando che la sua mano continuava ad accarezzarmi come se nulla fosse…
    
    “Slacciati il reggiseno”
    
    E dire che seguire gli ordini non mi aveva mai fatto impazzire, ma il gioco… oh, il gioco... beh... quello mi piace davvero moltissimo. Gli concessi un accesso lievemente più facilitato. La maglia che mi fasciava il seno non permetteva chissà quale grande spazio di manovra, ma non sembrava che gli creasse problemi.
    
    Si avvicinò per potermi baciare un capezzolo nello stesso momento in cui passavano due ragazzini.
    
    Sorrisi nascondendo il viso tra i suoi capelli.
    
    “Potremmo aver insegnato una cosa o due a quei pischelli…”
    
    Lui mi guardò per un istante, poi spostò lo sguardo verso di loro e rispose con un semplice “Impossibile”.
    
    Controllò l’orologio… era tardi, lo sapevamo entrambi e non potevamo cambiare lo stato delle cose. Ho già detto di ringraziare i suoi impegni per cena, sì?
    
    Finalmente si decise a baciarmi. Era arrivato il ...
«1234...»