-
La mia storia con Silvia Cap. 3
Data: 07/06/2023, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... prova a vedere che cosa ho sul sedere che mi sta facendo male …” Si mise davanti a me alzando la gonna fino alla vita. Aveva un culetto magnifico; indossava un succinto perizoma che praticamente lasciava scoperte le natiche. Iniziai a toccarle le natiche e sinceramente non trovai nulla che potesse dar fastidio. “Ma Silvia, dove ti fa male?” Mi indicò il solco intergluteo. Quindi scostai il perizoma e misi la mano nel solco intergluteo andando su e giù più volte. “Ecco lì, ma scendi un po’ di più!” Avevo la mano che toccava il coccige e sentivo che era tutto bagnato e anche il perizoma era intriso. Mi guardai intorno e vidi che non c’era nessuno e la vegetazione piuttosto alta ci nascondeva parzialmente. Piano piano oltrepassai il coccige e l’ano e arrivai alla figa che era impregnata di umori e sudore. “No Gianluca non fare così! Qualcuno ci può vedere. Dai togli la mano.” Iniziai a masturbarla in modo molto lento. “ Mmmmmh dai … continua …. Sììììììììììììììììììììììì” Tolsi la mano e la baciai la presi e la portai dietro a un grosso albero; le tolsi il perizoma e Silvia si tirò su la gonna fino alla vita. Avrei voluto leccarle la figa e farle avere un orgasmo ma ci voleva troppo tempo e poi era decisamente rischioso, quindi tirai fuori il cazzo, lei si mise a 90 gradi e dolcemente glielo infilai da dietro. Iniziai un movimento su e giù. Silvia godeva come non mai. Sarà l’eccitazione e forse il timore d‘essere scoperti da un estraneo ma venni quasi ...
... subito depositando in figa un’abbondante quantità di sperma. Silvia si accovacciò per terra: aveva il volto stravolto ed eccitato per aver goduto; intanto dalla figa scendevano i suoi umori mischiati al mio sperma. Le passai dei fazzoletti di carta per asciugarsi e togliere la maggior parte degli umori e del mio sperma. Decise di non infilarsi il perizoma per non sporcarlo ulteriormente. C’incamminammo verso le rispettive auto. Silvia m’abbracciò e facemmo la strada a braccetto; mi baciava sulle guance e mi diceva: “Sei stato furbo, hai approfittato di un fastidio sul mio sedere per …” “Eh guardando il tuo sedere non ho resistito. Ti chiedo scusa! Ma tu mi hai provocato però. Alzando la gonna davanti e dietro.” risposi Ci mettemmo a ridere e a scherzare su quanto accaduto poc’anzi. Arrivammo alle rispettive auto e ci baciammo e poi tornammo a casa. Il giorno successivo andai a lavorare di mattina: come le altre volte parcheggiai l’auto e stavolta c’era Silvia che mi stava aspettando. Scese dall’auto e mi venne incontro baciandomi: “Buongiorno GianLuca.” “Ciao Silvia! Vedo che il tuo abbigliamento attira sempre la mia attenzione!” risposi “Ah ah ah ah ma tu sei speciale.” “Veramente tu sei speciale per me.“ risposi “ Mmmmh ma grazie.” Mi baciò per la seconda volta. Timbrai il cartellino e andai a cambiarmi indossando la divisa; la stessa cosa fece Silvia. Ci ritrovammo in ascensore e arrivammo in reparto. Verso le ore 07:30 iniziammo a lavorare ma ...