Danilo e federico - parte i: sul campanile (11)
Data: 01/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69
... preso possesso del mio corpo senza riguardi. Ciononostante, ero stato io a baciarlo, a fare il primo passo, a trasmettere un chiaro segnale da parte mia. Decisi, così, di assecondare le sensazioni che avrei provato in quel momento, senza affrettare il passo. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Chiara, aggiornandola sugli ultimi sviluppi.
Dopo un lungo sonno ristoratore, passai l’intero pomeriggio a preparare una complicata lezione di letteratura comparata. La vista su quelle meraviglie architettoniche, che imploravano di essere esplorate, vissute, mi ispirò nel lavorare con dedizione. Al termine, ero soddisfatto di essere riuscito a portarmi così tanto avanti con i miei compiti che decisi di concedermi una lauta cena: il pomeriggio successivo avrei potuto esplorare la città in santa pace. Fremevo al sol pensiero. Mi stiracchiai: erano le otto di sera. Ero titubante se attendere Danilo per cenare insieme, ma non mi aveva mandato nessun messaggio per avvisarmi, né tantomeno mi aveva fornito indicazioni sull’orario, così scesi da solo.
Quando ritornai in camera, trovai Danilo con gli occhi chiusi e a gambe aperte accasciato sul divano.
«Bentornato» gli feci. Aprì gli occhi e mi guardò.
«Sei andato a cena?». Al mio cenno di assenso, aggiunse: «Al convegno c’era un buffet, ho cenato lì. Sono stanco morto».
«È stata dura?».
«A dire la verità, molto interessante, ma è durato fin troppo».
Incrociai le braccia: «Credo che ti serva una buona ...
... dormita».
«No, credo che mi serva un bagno caldo» decise lui, alzandosi e recandosi in camera da letto. Lo seguii interdetto e lo vidi aprire il rubinetto della vasca, poi prese a spogliarsi, fino a restare in boxer. L’unico rumore nella camera era quello prodotto dalla calda acqua scrosciante.
Ammirai la perfezione di quel fisico, mentre Danilo si voltava verso di me e si poggiava al bordo della vasca con le mani. I tricipiti erano in tensione: l’uomo mi fissava con la sua consueta espressione dura e glaciale, attendendo un mio cenno.
Ok Federico, è tempo di decidere, pensai. Ma non mi mossi di un millimetro, al che Danilo mi diede le spalle, chiuse l’acqua, si sfilò i boxer ed entrò delicatamente nella vasca, sospirando per il sollievo e socchiudendo gli occhi. Era un’immagine bellissima di per sé; poi, quando mi sussurrò: «Vorrei ringraziarti, Federico» cedetti. Mi spogliai e lo raggiunsi in vasca. Nonostante le dimensioni dell’uomo, era sufficientemente grande per contenerci entrambi. Mi accucciolai tra le sue braccia e mi strinse a sé, poi rapì le mie labbra con un bacio. Fu dolce, passionale, intenso. Portai la mia mano sul suo sesso e lo percepii enorme, svettante e voglioso di me. Gli praticai una sega lenta, ma continua, mentre Danilo con le dita mi strizzava i capezzoli, facendomi gemere; con l’altra mano mi carezzava i capelli.
Non ricordavo che il suo membro fosse così grosso: l’acqua calda metteva ancora più in evidenza le sue vene, dilatandole, al che mi era ...