un tranquilla notte in treno
Data: 29/07/2018,
Categorie:
Maturo
Autore: xmaresciallo, Fonte: xHamster
... poi... mmm..."
"Poi cosa?"
"Poi ti faccio fare tutto quello che vuoi, e che voglio io... non ti so dire di no, vero?"
"No, non sai dire di no. Ma ora voglio ancora metterti la mano tra quelle belle cosce che hai." e porto' di nuovo la sua mano tra le mie cosce velate dalle calze di nylon, facendomi trasalire. Altri due minuti cosi' e sarei morta. Temetti di passare il week end in carcere con accuse pesanti dalla buoncostume e lo fermai ancora.
Si fermo', grazie al cielo, ma mi si avvicino' all' orecchio e mi parlo' piano.
"Che splendido scivolo per le mie mani che sono quelle due bellissime cosce che hai. Lo senti che mi piaci vero? Le fai queste cose con gli altri uomini?"
"N... no... non le... faccio... Solo con te le fffaaa... aaaaaaaaaaahhhhhhh... faccio"
"E quando altri ti scopano, a cosa pensi?"
"Penso a te, lo sai"
"Brava porcellina mia, non mi tradire, sai!"
"Lo sai che non posso"
Mi sentivo eccitata ma anche in imbarazzo per la scena che temevo poteva essere stata notata dai nostri compangi di vagone. Ma tutto sembrava tranquillo, chi leggeva, chi ascoltava musica, chi dormicchiava gia'. Sentivo le mutandine bagnate, ma non avevo voglia di liberarmi di quella sensazione, cosi' chiusi gli occhi e provai a dormire. Dopo poco si spensero le luci, si chiuse lo scuro del finestrino, e tutti e cinque gli occupanti del vagone piombarono nel sonno profondo. Dormivo e sognavo quanche cosa di strano, forse facevo sesso con Lelio, o forse sogni ...
... di fantasia, non ricordo bene. A un certo punto il sogno sembro' mischiarsi con la realta', non distinguevo bene, ma sentii una mano sulla mia gamba salire su, piano piano. Poi la mano si infilo' su per la coscia verso l' alto, sempre piu' su. Era una sensazione cosi' piacevole che non volevo aprire gli occhi, sognavo o era Lelio sul serio? Comunque al buio lo lasciai fare: che fosse sogno o relata' mi piaceva. La mano risali' fino alle mutandine e gioco' con il bordo. Un dito sfiorava il lembo delle mie mutadine, le scostava, si ritraeva, entrava di nuovo. Cominciavo a reagire muovendo appena il pube come per andare ad incontrare quel dito, quella mano. Poi si fermo' per un momento. Stavo per aprire gli occhi quando la mano si poso' sul mio seno. Sentii un altro brivido per il contatto inaspettato, ma lasciai fare. Scivolo' sotto il vestito e poi sotto il reggiseno per andarsi a prendere il capezzolo gia' duro tra due dita e stimolarlo dolcemente. Avrei volto mugolare, ma non potevo, mi mordicchiavo le labbra... Poi, mentre la mano inugiava col capezzolo facendomi quasi godere, l' altra torno' tra le cosce strette e le tocco' tutte e due isieme. Istintivamente le aprii per lasciarla passare e quella non perse tempo. Ando' giu' fino in fondo fino a toccare il punto di unione tra le cosce, il mio monte di venere protetto dalle mutandine. Mi poso' quella mano calda sul pube facendomi trasalire. Poi scosto' il lembo della mutandina ed entro' sotto, dove ormai la volevo anche io. ...