Mia moglie….tanti anni dopo.
Data: 01/06/2023,
Categorie:
Cuckold
Etero
Voyeur
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... un’altra vittima. Oggi racconto quello che ho visto su un cd che ho poi rotto e buttato via. Ora riesco ad essere abbastanza freddo nello scrivere e raccontare, ma allora ad ogni fotogramma la mia ansia cresceva. Ebbi poi modo di rivederlo sapendo…e posso dire che ne ho gustato, con piacere, alcuni aspetti. Giorgio aveva ragione. A ciascun uomo, sicuramente a me, almeno una volta………. Erano stretti uno sull’altra. Le mani di lei intorno alle sue spalle. Lui aveva messo le mani sotto la sua schiena ed erano a francobollo. Uniti e vestiti. Si baciarono con passione consumando lingua e saliva nella bocca dell’altro per almeno un minuto poi lui si risollevò e velocemente si liberò di giacca camicia e cravatta rimanendo a torso nudo. Riprese a baciarla e facendola sollevare un po’ l’aiutò a disfarsi della giacchetta. Si vedeva la camicetta aperta sul collo e la collana. La bocca di lui e lui stesso scivolarono vero il basso e le sbottonò la camicetta. Poi le tirò il reggiseno verso il basso facendo uscire le sue tette e gli eccitati capezzoli che diventarono preda delle sue labbra. Li succhiò come un poppante affamato e le mani di mia moglie gli stavano sulla testa. Gli occhi rivolti verso l’alto si godeva questo “massaggio” Intanto una mano di Giorgio era andata in basso e nella ricerca dell’intimità di lei aveva fatto risalire la stretta gonna verso l’alto. La mano era poggiata tra le gambe, ostacolata dal dare piacere dal nylon delle collant, ma fu un attimo, risalì si infilò ...
... dall’alto sotto le collant e le mutandine e raggiunse la meta. La bocca ritornò a quella di mia moglie che allargò le gambe per favorire il suo lavorio. C’era passione. Erano eccitatissimi tanto che dopo breve, senza nulla dirsi, Giorgio si spostò e mentre mia moglie con i piedi si scalzava e con le mani si “sganciava” la gonna, lui di concerto le tirò giù le collant. Mia moglie intanto si levava, contorcendosi, la camicetta. Adesso seminuda era alla sua merce. Sarebbe più corretto dire a sua disposizione poiché non aveva visto che l’avesse costretta. Aveva dei virginei slip bianchi ed un reggiseno dello stesso colore. Giorgio la guardava con ammirazione. Anch’io guardavo quel corpo armonico che ben conoscevo e le lunghe flessuose gambe. Sapevo cosa attendeva Giorgio sotto il reggiseno e gli slip. Gentilmente si piegò su lei facendola sollevare dal letto quel tanto che gli permettesse di sganciarle il reggiseno che lasciò cadere di fianco al letto. Emersero le sue piene e tonde tette. Le larghe, scure, areole portavano dei capezzoli irti pronti da ciucciare. E’ quello che avrei fatto io e che fece anche lui. Prima le palpò con delicatezza i seni e poi strinse leggermente tra le dita i capezzoli facendoli ruotare tra le stesse; poi i capezzoli furono preda delle sue labbra. Mia moglie sospirava di piacere, le mani tra i capelli di Giorgio che si godette per un po’ quelle meraviglie. Si sollevò guardandola tra le gambe. Il suo sguardo pregustava il piacere della nuova scoperta. ...