L'abito da sposa (parte 1)
Data: 31/05/2023,
Categorie:
Lesbo
Autore: Laila, Fonte: EroticiRacconti
... andava come previsto. Sara faceva più fatica del solito a far rientrare il corpo della sposa nel corsetto. Laura si morse il labbro: nell’ultimo mese era leggermente ingrassata e il seno aveva aumentato leggermente la già abbondante taglia. Come se non bastasse, Laura aveva da poco smesso di prendere la pillola e gli ormoni in subbuglio le avevano fatto alcuni scomodi regali: oltre al fatto di avere sempre voglia di fare sesso, i seni erano più tesi, più gonfi e doloranti. Ad ogni strattone di Sara sui lacci, Laura emetteva un lamento di piacere misto a dolore. Man mano che Sara risaliva lungo la schiena, tirando e stringendo, Laura sentiva come se le tette le stessero per scoppiare. La mani di Sara, così delicate e decise allo stesso tempo, le sfioravano ogni tanto la pelle, e Laura sentiva a ogni tocco i capezzoli indurirsi e premere contro la stoffa rigida delle coppe. A ogni stretta dei lacci, un lamento, e una scossa di dolore e piacere che le scendeva fino all’inguine. Si stava bagnando, lo sentiva, e iniziò a pensare all’imbarazzo se Sara se ne fosse accorta.
Mentre nella mente di Laura scorrevano questi pensieri, Sara aveva finito con il suo lavoro. Il nodo finale, ben stretto, ed ecco il corsetto finalmente indossato, aderente al corpo della futura sposa. Le tette davanti erano uno spettacolo indescrivibile, al quale Sara, nonostante tutta la professionalità, non riuscì a resistere. “Come ti sta bene, hai un seno stupendo.”
“Grazie,” rispose Laura imbarazzata ...
... e lusingata, “però non mi convince, c’è qualcosa da sistemare qui sulla scollatura. Mi puoi aiutare?”
“Certo!” rispose Sara, intimamente stuzzicata dall’idea di poter mettere le mani su quel décolleté.
“Ecco, vedi qui in alto… sento tutto stretto… non è che poi esce davvero tutto? Me li puoi sistemare?”
Sara passò davanti. Era piccola di statura, molto più bassa di Laura, e quelle due enormi tette erano praticamente davanti al suo viso. Il labbro cominciò a tremarle e avvampò in viso.
“Sara, ci sei? Mi aiuti allora?”
Sara alzò le mani delicate e timidamente chiese: “Posso?”
“Certo che puoi! Sei qua per questo!”
Allora Sara appoggiò le mani su quelle due rotondità. Accarezzò la stoffa, sentì quanto erano incredibilmente sode, le afferrò con le mani da sotto, cercando di sistemarle dentro la stoffa.
Un lamento di Laura, non si capiva se di piacere o dolore.
“Scusami…”
“Vai avanti, non preoccuparti. Continua…”
Sara continuò a palpare quei due seni. Con la scusa di sistemare le coppe, non riusciva a fermarsi. Stringeva, accarezzava, toccava.
“Sara, mi sa che c’è qualcosa DENTRO la coppa che non funziona…”
L’aiutante sarta non se lo fece ripetere due volte. Sorpassò l’orlo del corsetto in alto e infilò un dito nelle coppe, alla ricerca dei capezzoli. Li trovò. Duri, ritti, caldi. Allora iniziò a “sistemarli” spingendo con la punta delle dita. Il cuore batteva a mille. E sentiva battere quello di Laura altrettanto velocemente.
I lamenti di ...