1. L'abito da sposa (parte 1)


    Data: 31/05/2023, Categorie: Lesbo Autore: Laila, Fonte: EroticiRacconti

    Laura era lì, nel camerino dell’atelier in cui si era fatta cucire il vestito da sposa. Era l’ultima prova prima del grande giorno. La sarta, la signora Vittoria, era la migliore in assoluto della città. I suoi abiti erano perfetti sotto ogni punto di vista, sapeva interpretare i desideri della sposa e aveva un team di dipendenti che confezionavano abiti che sembravano cuciti addosso al corpo.
    
    Erano necessarie numerose prove, per avere un abito così. Laura si era già sottoposta a una ventina di quegli incontri, con sarte e aiutanti che infilavano spilli e imbastivano cuciture. E lei lì, ferma davanti al grande specchio, che si rimirava in quello che sarebbe stato l’abito del suo grande giorno.
    
    E oggi l’ultima prova. Per gli ultimi ritocchi non c’era più bisogno di molte persone, per questo la signora Vittoria l’aveva accompagnata nel camerino e l’aveva affidata a una sua fidata sarta: “Laura, oggi ti affido alle mani di Sara. Vedrai com’è brava. Ha le mani d’oro. Sarà mia cura non farvi disturbare da nessuno. Porta male che qualcuno veda l’abito prima delle nozze!” Laura aveva riso allegramente, la mano sulla bocca, e la padrona dell’atelier aveva chiuso la pesante porta di legno, lasciandole da sole in quella stanza.
    
    Laura aveva dovuto scegliere un abito su misura perché il suo corpo non era propriamente standard. Alta di statura, aveva un sedere ben tornito, gambe snelle e lunghe, vita stretta, e un décolleté che definire generoso sarebbe poco. E che amava molto ...
    ... mettere in mostra. Voleva fosse il centro di tutti gli sguardi nel giorno del suo matrimonio. Tutti, uomini e donne, avrebbero dovuto ammirare il suo seno grande, sodo e dalla forma perfetta. Proprio per esaltarne le dimensioni, aveva scelto un abito con un corsetto molto stretto e scollato. Ogni volta che si guardava allo specchio, vedeva la stoffa combattere per trattenere quei seni dirompenti, che sembravano voler esplodere in tutto il loro vigore da un momento all’altro. Eppure non era mai soddisfatta dell’effetto: per quanto grandi e ben in vista fossero, li avrebbe voluti far emergere ancora di più. Sapeva bene che effetto faceva, in chi guardava, l’orlo di stoffa che sembrava essere sul punto di cedere ogni momento e lasciar scappar fuori un capezzolo turgido. Lo vedeva negli occhi di chi la guardava. Le parve di vederlo anche negli occhi di Sara.
    
    Prima di indossare il vestito, doveva naturalmente indossare l’intimo. Laura era in piedi con addosso il corsetto di raso bianco che aveva scelto. La stoffa quasi rigida era legata dietro da una lunga serie di lacci, sul davanti delle stecche sottili sorreggevano le due coppe che contenevano a stento i grandi seni. Li aveva fatti imbottire ulteriormente all’interno e aveva scelto una taglia più piccola, perché voleva che i seni fossero strizzati in su dalla stoffa, apparendo ancora più grandi.
    
    Sara era in piedi dietro di lei e, con mosse sapienti e decise, stava stringendo il corsetto, tirando i due nastri. Qualcosa non ...
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