Cartomanzia – 16a parte – Passeggiando fino a Torre Gropallo
Data: 31/05/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... eccitatissima ma anche un po’ preoccupata. «Quando sarai riuscita a farti liberare, tornerò a prenderti. A dopo, cherie!» Le diede un tenero bacio sulla fronte e poi si allontanò a passo tranquillo dalla parte da cui erano venuti, scomparendo presto dietro una macchia di pitosforo mentre lei, incredula, non riusciva a dire neanche una parola.
Sì, il posto era adatto: aveva valutato bene, nel sopralluogo fatto il giorno prima e la visuale era ottima, dal punto dove aveva deciso di nascondersi, dietro ad una siepe di pitosforo ad una decina di metri di distanza ed aveva anche tagliato un rametto che disturbava la visione; estrasse la cam dalla borsa, l’accese e la puntò verso Laura, incatenata alla ringhiera della passeggiata, fissandola al leggerissimo cavalletto telescopico d’alluminio. La cam si adattò automaticamente alla poca luce presente e Vito vide nitidamente la donna, zoomando per ottenere dettagli partendo dai suoi sandaletti, del modo in cui era costretta a stare accosciata a cosce spalancate per non perdere l’equilibrio e non subire dolorose torsioni alle articolazioni delle spalle; poi, dettagli sua sua fica, aperta e vagamente luccicante di umori per l’evidente eccitazione e -risalendo- i suoi seni, coi capezzoli innegabilmente eretti ed infine il viso, che aveva sì una smorfietta, un corrucciare un pochino la fronte a causa del dolore per l’innaturale posizione, ma anche una torbida luce dello sguardo che, unita da un appena percettibile dondolio sui ...
... talloni, gli fece pensare che la donna era sempre più eccitata e riusciva ad aumentare il proprio piacere con quei piccoli movimenti. Una risata e delle voci lo distrassero da ciò che stava guardando nel display della cam: stava arrivando qualcuno! Si sistemò il più comodamente possibile per poter riprendere tutto al meglio.
Provò a muoversi, ma le manette dovevano essere state passate nei due quadrati tra corrimano e rinforzo orizzontale, intorno da una sbarra verticale; aveva solo pochi centimetri di gioco, ma aveva scoperto che se si muoveva, le spalle le davano fitte lancinanti e quindi doveva stare ferma, con le ginocchia ben aperte per conservare l’equilibrio.
Lo odio, quel bastardo, lui ed il suo stupido gioco! Mi ha lasciata qui, bloccata, nuda, esposta a chiunque passi! Anzi, cosa dico? Non esposta, ma… offerta! Sai che vergogna, a dover supplicare qualcuno che mi liberi, conciata così? Speriamo che passi una coppietta… sarà imbarazzante da morire… lei penserà che sono una troia, mi odierà… Magari sarà anche gelosa degli sguardi che il suo lui mi getterà addosso, così nuda… manco lo avessi fatto apposta, a farmi trovare così! E se… e se invece fosse un gruppetto di ragazzi??? Oddio… Chissà cosa mi chiederebbero, per liberarmi…. Anzi… chiedere? Cosa si prenderebbero loro! Così scosciata e con la testa bloccata… uhm… all’altezza delle loro patte… ohh…. mi… mi… sì ecco… magari vorrebbero che li succhiassi… qui, in mezzo alla passeggiata…. mmmmhhh… e se mentre lo sto ...