Cartomanzia – 16a parte – Passeggiando fino a Torre Gropallo
Data: 31/05/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
(Laura ormai accetta con eccitata gioia ogni proposta di Vito, anche le più strane)
Era seduta in auto, accanto al suo… aguzzino? (ma come si fa a considerare aguzzino una persona che, pur attraverso una così grande vergogna -mai provata prima, così smisurata!- l’aveva fatta godere in modo così… così sfrenato, addirittura inimmaginabile!), al suo… amante… sì al suo favoloso amante, che le aveva donato quelle sensazioni mai neanche sognate, prima di allora! Dopo quello squassante orgasmo, i ricordi erano frammentari, come singoli fotogrammi tagliati via da una pellicola. Ricordava nebulosamente che, dopo aver goduto così tanto, il padrone della trattoria aveva lasciato la cucina ed era venuto a scambiare due amicali parole con Vito, ma occhieggiandola con aria golosa; poi i due uomini avevano parlato di tette e lei si era trovata ad obbedire all’ordine di Vito, di abbassarsi il vestito scoprendosi i seni e lasciando che l’oste giocasse distrattamente coi suoi capezzoli, tirandoli e torcendoli, mentre continuava a chiacchierare amabilmente col suo accompagnatore, come certuni scarabocchiano un foglio, mentre chiacchierano. Aveva anche colto lo sguardo della cameriera, che la guardava con una strana espressione, come se la deridesse e compatisse allo stesso tempo, con gli occhi brillanti come stelle, invece dello sguardo opaco che aveva mentre serviva ai tavoli. Dopo non molto, si erano alzati dal tavolo e Laura aveva avuto l’istinto di risistemarsi il tubino -che la copriva ...
... soltanto dai fianchi allo stomaco- e di recuperare lo slippino sul tavolo, ma Vito le impose, con un rapido gesto ed un’occhiata severa, di non far nulla di tutto ciò. Passando accanto alla tavolata, erano stati chiassosamente invitati a bere l’ammazzacaffè dai cinquantenni e Vito accettò cortesemente di sedersi tra loro, pilotandola alla sedia che l’allegra brigata le aveva riservato; inutile dire che lei venne smanacciata ovunque e che si trovò anche due cazzi abbastanza duri nelle mani, ma quando uno dei più esuberanti provò a farle abbassare la testa per farsi fare un pompino, Vito si alzò, li ringraziò educatamente del giro di limoncello e la portò via, fino all’auto.
«Dio, fa che con questa nuova microcam nascosta nella montatura degli occhiali, sia riuscito a filmare tutto e che la memoria e la batteria non mi abbiano abbandonato! Ci tengo troppo a far vedere a quel pallone gonfiato di Dido come anch’io sia riuscito ad… imbarcare questa cretina, tra persuasione, un po’ di ipnosi ed una delle sue pilloline magiche nel vino! Ma adesso, nuova scena e allontanandomi un po’ potrò usare la telecamerina a mano… Speriamo che venga un bel lavoro, fra tutto, vah!»
Laura aveva accettato l’idea del suo… carnefice (Carnefice? Sì, l’aveva umiliata pubblicamente, è vero, ma l’aveva anche fatta godere in una maniera inimmaginabile! E poi, quando lei era come molle plastilina nelle sue mani, ormai disposta a diventare qualunque cosa tutte quelle persone avessero voluto, non aveva ...