Cartomanzia – 16a parte – Passeggiando fino a Torre Gropallo
Data: 31/05/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... voluto che venisse… penetrata -neanche in bocca!- lasciando agli altri solo la possibilità di guardarla e di toccarla ovunque, anche con le dita dentro!)… del suo amante, del suo vizioso ma favoloso amante, che ora l’aveva portata a percorrere amabilmente la lunga passeggiata a mare, a picco sulla scogliera, costeggiando il grandissimo parco pubblico, ovviamente chiuso e deserto a quell’ora, mezzanotte passata da un pezzo. Erano parecchi mesi (anni?) che non la percorreva, sopratutto di sera e si stupì di quanti lampioni fossero spenti o addirittura fracassati da qualche esuberante idiota; ma niente paura! Lei era con Vito, che sembrava perfettamente in grado di evitarle sgradevoli incontri. Sentiva l’aria fresca sulle spalle nude… Scendendo dall’auto avrebbe voluto prendere lo scialle, ma l’uomo l’aveva convinta a lasciarlo in macchina -insieme alla pochette- assicurandola che l’avrebbe tenuta abbracciata e quindi non avrebbe assolutamente freddo. Non era riuscita a contraddirlo; anzi, si era come accomodata nella decisione del suo accompagnatore, come un gatto che si acciambella su un cuscino. Così lui si era messo una piccola ma massiccia borsa a tracolla, le aveva posato il braccio sulle spalle, tirandola verso di sé ed avevano cominciato a passeggiare, col mare che rumoreggiava sommesso alla base della scogliera. Laura si sentiva strana, con indosso solo il tubino -che per giunta Vito aveva fatto un po’ risalire sotto fino a farlo arrivare appena sotto le natiche e, ...
... da sopra, lo aveva abbassato fino a coprirle a malapena le areole- gli zoccoletti e null’altro. Le faceva uno strano effetto camminare con la micia all’aria e ringraziava solo il cielo che la passeggiata fosse praticamente deserta, salvo rare coppie che erano molto concentrate su se stesse e che quindi nessuno potesse o volesse rendersi conto che, a parte l’abitino, fosse completamente nuda. Si faceva cullare dal tono rassicurante della voce di Vito che parlava, parlava, parlava facendola sentire bene, rilassata e appagata; ormai non seguiva più cosa l’uomo le stava dicendo, ma si godeva semplicemente il caldo suono, la musicalità rassicurante della sua voce, sorridendo. Arrivati all’antica torre di sorveglianza, anziché seguire il tragitto che passava tra lo sperone roccioso e la costruzione, Vito la pilotò lungo l’antica ringhiera, coperta da strati di vernice verdolina gonfiata qua e là da fioriture di ruggine, che bordava il percorso mattonato sovrastando la falesia. Arrivarono nel punto dove la passeggiata si protendeva verso il mare e Vito la fece girare, col sedere pressato contro la ringhiera -il lampione spento rendeva il luogo molto intimo- e l’abbracciò forte; poi abbassò il capo e cercò la sua bocca, per un bacio che dall’iniziale dolcissimo, diventò via via sempre più erotico, coinvolgente. Laura ci mise qualche istante a realizzare che una mano di Vito le aveva leggermente alzato il vestito sul davanti ed adesso le frugava deliziosamente la micetta, mentre col ...