1. Cartomanzia – 16a parte – Passeggiando fino a Torre Gropallo


    Data: 31/05/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... braccio dietro il suo collo, le aveva scoperto i seni e le stava deliziosamente stuzzicando i capezzoli, ormai rigidi come matite. Si sentiva sciogliere dal piacere, così tocchignata sulla passeggiata, come se fosse tornata ragazzina, come se avesse diciott’anni e fosse con un fidanzatino un po’ sfacciato… Invece era con un uomo, un uomo che sapeva suonare, da vero virtuoso, il suo corpo come uno strumento musicale, facendolo vibrare nelle sue corde più intime, anche le più impensate. Sentiva le ginocchia diventarle come di gelatina, mentre il piacere assoluto si impadroniva di lei e si sentiva disposta a fare qualunque cosa il suo amante avesse proposto. «Facciamo un gioco, vuoi?» Sempre toccandole la micetta ormai fradicia e tenendola stretta a sé col braccio attorno alle spalle, aveva smesso di baciarla e le aveva sussurrato sulle labbra quella proposta, sorridendo. «Sì, tesoro… tutto quello che vuoi…» si sentì rispondere, con una piccola punta di stupore. I denti di Vito brillarono nella scarsa luce, quando sorrise. «Allora fai una cosa: accucciati sui talloni… lì dove sei» Lei si immaginò già lì, accosciata, nella passeggiata pubblica dove poteva ancora passare chiunque -nonostante fosse l’una passata!- a spompinare il suo maschio come una ragazzina trasgressiva ed il pensiero la eccitò molto, per cui obbedì prontamente, sorridendo felice. Lui valutò la sua posizione, sorrise e poi: «Sì, ma dovresti tenere le ginocchia più larghe per bilanciarti meglio… Aspetta che ...
    ... ti aiuto…» Le afferrò il bordo inferiore del tubino e glie lo fece risalire fino alla vita scoprendole completamente cosce, e culo e lasciandole la micetta, ormai fradicia, completamente esposta. La sua eccitazione la fece rallegrare di questo osceno dettaglio, con la libidinosa paura che qualcuno arrivasse e che lei si dovesse freneticamente ricomporre per non farsi scoprire. «Brava… -approvò lui-… Adesso stando così porta le mani all’indietro, fino a tenerti al corrimano… No, a braccia tese, mani vicine…’ Laura corresse la posizione, aiutata dalle mani di Vito, anche se le braccia erano in una posizione non abituale e le dolevano i muscoli innaturalmente stirati delle spalle; ma era ansiosa di scoprire i segreti di quel nuovo gioco. Vito era dietro di lei e non lo vedeva, ma sentì qualcosa di freddo sul polso… e poi una sorta di lieve crepitio meccanico e, dopo pochi istanti, la stessa sequenza sull’altro polso. Provò a muoverli ma… «Inutile che provi a liberarti, tesoro mio: ti ho ammanettata alla ringhiera…» Incredula, provò a muovere le braccia, a levarsi da quella scomoda postura, ma niente: poteva spostare i polsi di solo pochi centimetri! L’uomo le si accucciò davanti e riprese a baciarla; nonostante la scomodità e l’irritazione, dopo pochi istanti lei rispose al bacio e la mano che aveva ripreso a giocare col suo sesso così oscenamente offerto, ancora infradiciato dall’eccitazione, le fece riavvampare i sensi. Vito le fece scendere la parte superiore del tubino ...
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