1. Da giovani (parte seconda)


    Data: 02/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69

    ... troncando nettamente il discorso.
    
    Il viaggio proseguì fino al parcheggio della scuola e li, una volta scesi dall'auto, ci separammo senza nemmeno salutarci per raggiungere ognuno la propria classe.
    
    Passai la mattina a riflettere su ciò che ci eravamo detti in macchina e più ci pensavo, più quell'idea di essere "la sua ragazza" mi eccitava. Se solo fossi riuscito a vincere la paura che mi impediva di oltrepassare quella barriera, oltre quale sapevo benissimo non sarei più tornato indietro, avrei voluto succhiarglielo ingoiandolo fino alle palle, bere il suo sperma finché non ne avrebbe avuta più nemmeno una goccia, e farmi penetrare da dietro fino a sentire la sua verga arrivarmi nello stomaco!
    
    Avevo deciso! Non potevo negare a me stesso il fatto di volerlo mi rassegnai all'idea che mi sarei concesso a lui totalmente, ma non subito, avrei voluto andar per gradi.
    
    La campanella dell'ultima ora suonò, presi il mio zaino, uscii dall'aula, imboccai il corridoio e mi diressi verso l'uscita della scuola, giunto nel parcheggio lo trovai già in macchina ad aspettarmi, salii, lui mise in moto e senza dire nemmeno una parola ingranò la marcia e partì.
    
    Dopo un po' di silenzio imbarazzante esordii chiedendogli: "non saluti nemmeno la tua ragazza"?
    
    "Hai detto di non volerlo essere" rispose scocciato.
    
    "Beh, ci ho ripensato, se ti va, ma ad una condizione".
    
    "Non mi interessa più e non accetto condizioni" rispose lui in modo secco.
    
    Avrei dovuto rimanerci male ma lo ...
    ... conoscevo da troppo tempo, sapevo benissimo che quando faceva così in realtà non pensava ciò che diceva, così con fare scherzoso allungai una mano appoggiandogliela sulla patta e cominciando a massaggiargli il pacco che, in poco tempo, si gonfiò a dismisura.
    
    "Tu non accetti condizioni, ma scommetto che questo pisellone farebbe qualsiasi cosa pur di intrufolarsi nel mio buchetto".
    
    "Smettila, non vedi che sto guidando"? disse.
    
    "Vuoi dirmi che se adesso io te lo tirassi fuori e cominciassi a succhiartelo non riusciresti più a guidare"? gli chiesi con fare giocoso.
    
    "Tanto non lo faresti mai" rispose lui.
    
    "Ah no"?
    
    Iniziai a slacciargli la cintura, gli sbottonai i pantaloni e gli abbassai la cerniera dei jeans, infilai la mano sotto i suoi slip e gli afferrai il cazzo, era duro e turgido, lo estrassi dalle sue mutande e cominciai a menarlo dolcemente e delicatamente.
    
    "Dai, smettila"! mi ammonì.
    
    "Vuoi davvero che smetta"? gli chiesi con fare malizioso.
    
    "Se continui mi infilo nel primo boschetto che trovo lungo la strada poi sono cazzi tuoi" rispose con tono a metà fra lo scherzo e la minaccia.
    
    "Sono già cazzi miei" risposi, poi con una decisione che sorprese anche me stesso mi abbassai, aprii la bocca e inghiottii il suo cazzo, ci girai attorno con la lingua mentre lo tenevo in bocca e lo assaporai per bene.
    
    "Smettila! Mi farai sporcare tutti i pantaloni e i vestiti" gridò.
    
    Mi tolsi un attimo la sua asta di bocca per poter parlare e gli risposi: ...