Da giovani (parte seconda)
Data: 02/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
Ormai da un po' andavo tutti i pomeriggi a casa di Giulio e facevamo sempre lo stesso gioco, io mi stendevo sul letto a pancia in giù con i pantaloni e le mutande abbassate, mi tenevo le natiche allargate con le mani mettendo in mostra la mia rosellina, e lui si menava il cazzo e me lo strofinava contro fino a venirci sopra.
Lo ammetto: una parte di me desiderava che me lo infilasse di forza, gli avrei chiesto di non farlo sperando che non mi desse retta così che la cosa che desideravo tanto provare fosse in qualche modo "colpa sua"; un'altra parte di me era spaventata e sperava che non lo facesse affatto anche se mi rendevo conto che non saremmo potuti andare avanti ancora a lungo accontentandoci di così poco.
Col passare dei giorni e delle nostre "sessioni di gioco" la complicità fra me e lui aumentava continuamente, da parte sua dirmi che mi avrebbe riempito il culo di sperma e da parte mia dirgli che non desideravo altro non era più un tabù, però alla fine non lo facevamo mai.
Davanti agli amici eravamo i soliti buontemponi ma nell'intimità della sua camera lui aveva assunto il ruolo del maschio che non vede l'ora di infilarlo e io della ragazza che ha paura a lasciarsi deflorare, spesso stuzzicandoci con le parole mi diceva "se non ci fosse la legge a impedirmelo ti legherei al letto e...", io rispondevo con una risata ma quelle parole mi eccitavano a dismisura.
Tutto andò avanti in quella maniera finché una mattina, andando a scuola in macchina (lui era ...
... un po' più grande ed aveva già preso la patente) approfittò del fatto che entrambi i nostri amici coi quali di solito dividevamo la benzina fossero rimasti a casa ed iniziò a parlarmi del nostro "rapporto".
"Non credi che sarebbe ora di fare qualcosa di più"? mi chiese.
"In che senso qualcosa in più"? gli chiesi.
"Sai benissimo cosa intendo, stiamo insieme da quasi un mese e non abbiamo fatto nulla più di quanto abbiamo fatto il primo giorno in cui ci siamo confessati le nostre fantasie".
"Stiamo insieme"? risposi io reagendo con un tono quasi infastidito, "aspetta un attimo, io e te non stiamo affatto insieme, io non voglio essere legato e fedele ad un maschio, voglio trovarmi una ragazza e provare la figa, questi sono solo giochi che facciamo per divertirci".
"Nessuno dice che tu, o io, dobbiamo precluderci la possibilità di trovare una ragazza, ma attualmente diamo sfogo ai nostri istinti facendo strofinare assieme il mio cazzo e il tuo culo, se non vuoi usare questo termine cercane un altro ma quella che c'è fra me e te non è solo amicizia, certo non sarà amore, ma c'è del sesso e non puoi negarlo, e in questo sesso io metto il cazzo e tu il culo, quindi tu sei di fatto la mia ragazza"!
"Ma che cazzo dici"? gli risposi stizzito, "non non sono una ragazza, e tanto meno la tua".
"E cosa sei allora"? chiese lui.
"Non lo so" risposi.
"Sarà il caso che tu ti decida a dare un nome a questo tuo ruolo fra noi due, lascio a te la scelta" mi disse lui ...