Violata in casa
Data: 29/05/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti
... testa, si mise a cavalcioni della mia faccia, facendo penzolare il suo pene gonfio e la sacca delle palle direttamente sui miei occhi.
Provai a spostare la testa prima a destra e poi a sinistra, ma il pene mi schiaffeggiava il viso, mentre le palle sbattevano sul naso, sugli occhi, sulle guance con rumori sordi. Infine fui costretta a prenderlo in bocca, mentre lui spingeva fino a soffocarmi.
Cominciò a scoparmi in bocca, togliendomi il respiro, mentre la tua testa riaffondava tra le mie cosce che muoveva in un dondolio continuo avanti e indietro, facendo strisciare la lingua per tutto il solco perianale soffermandosi per lunghi istanti a leccarmi prima la, poi tentando la penetrazione dello stretto buchetto dell’ano.
Non ce la facevo veramente più, ero stremata ma, al contempo, super eccitata: il mio ragazzo non mi aveva mai scopato così brutalmente e totalmente, facendomi sentire un giocattolo sessuale volto al suo piacere come stava facendo Roberto con me. Mi sentii svenire al pensiero di Franco che, se mi avesse visto in questo momento, non avrebbe riconosciuto la sua dolce e timida ragazza. E, di conseguenza, pensai a quel che sarebbe stata la serata a casa di Roberto, con che faccia avrei socializzato con la moglie sapendo come il marito mi avesse chiavato quel pomeriggio… E mi sentii morire dalla vergogna!
Ma in fondo non era colpa mia: Roberto mi aveva violentato.... O no? Forse non avevo reagito abbastanza decisa alle sue brame, forse potevo fare di più ...
... per impedirgli quel che mi stava facendo.
E mentre la mia mente era occupata in questi pensieri e il mio sesso invaso dalla lingua di Roberto, mi ritrovai a succhiare quel membro turgido con golosità, inebriata dal profumo di uomo che sprigionava e da cosa gli stessi facendo provare.
Questa posizione durò poco e, tosto, mi ritrovai nuovamente inginocchiata sul bordo del divano, con Roberto che mi teneva per entrambi i glutei e, spalancandomi il culetto, mi inseriva il cazzo senza guidarlo in quel che era ormai una vagina molto spalancata e interamente allagata. Anche questa volta la penetrazione mi lasciò senza fiato, presa tra il fastidio quasi doloroso di avere le chiappe aperte al massimo e questo uccello largo che entrava e usciva torturandomi le labbra interne del sesso. E mentre mi scopava, Roberto cominciò a schiaffeggiarmi i glutei, sempre più forte, sempre più velocemente, strappandomi grida di dolore e di piacere insieme.
Quando la gragnuola di manate arrivò al parossismo comincia a gridare senza smettere, con il culo in fiamme arrossato di sicuro all'inverosimile, mentre il suo cazzone mi teneva inchiodata al divano.
Dopo cinque minuti di quella scopata infernale Roberto smise di colpo e si ritrasse da me, lasciandomi tremante distesa sul divano, con la pelle dei glutei che bruciava per la tortura cui era stata sottoposta e il sesso semiaperto in attesa di quel che poteva ancora succedere.
Dopo pochi secondi il mio torturatore venne a sedersi vicino ...