1. Violata in casa


    Data: 29/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti

    ... cannocchiale di Franco (ne andava fiero, era una sua passione poter mostrare il telescopio a qualcuno) e lì, mentre Franco aiutava la moglie di Roberto a guardare dall'obiettivo, io mi ritrovai Roberto di fianco che, con fare veramente sfacciato, approfittando della distrazione dei due astronomi, mi posizionò una mano sul gluteo destro avvolgendolo completamente.
    
    Io indossavo una tuta da ginnastica e sapevo che questa, insieme alle mutandine, non opponeva molta resistenza all'invasione manuale. Infatti la mano di Roberto, appropriandosi dell'intero gluteo, finì con lo sprofondare nel mio solco interamente e, non limitandosi a stare ferma, esercitò un moto di trazione verso l'esterno col risultato che, in preda a una confusione ed eccitazione totale, mi ritrovai col culo letteralmente divaricato dalla mano.
    
    Rimasi sconvolta ed eccitata al tempo stesso, temendo che Franco o la moglie, girandosi, scoprissero questa sua manovra, ma al contempo non mossi un muscolo per evitare questa piacevolissima manipolazione.
    
    La cosa durò molto, perché i due non sembravano volersi staccare dal telescopio, mentre io rimanevo appoggiata alla ringhiera senza avere il coraggio di guardare Roberto.
    
    Le sue dita mi invasero tutta e il sapermi così, in balia della sua mano che, a qualcuno posto alle mie spalle, avrebbe offerto la vista del mio sedere spalancato, scatenò tutta l'eccitazione che il vino mi aveva donato.
    
    Resistetti finché le dita non arrivarono al mio sesso, e solo a ...
    ... quel punto mi scossi e, scusandomi, dissi che dovevo andare in bagno.
    
    Roberto, per fortuna, non mi seguì, dandomi il tempo di riprendermi seduta alla tazza mentre un fiotto prolungato di urina faceva defluire parte dell'alcol ingurgitato e, con esso, anche l'eccitazione del tocco proibito.
    
    Mi asciugai con a carta igienica, sobbalzando quando toccai le mie grandi labbra che, per la tensione, erano diventate particolarmente sensibili. Poi, resistendo alla voglia di ripassare più volte la mia mano, mi alzai, mi rimisi a posto le mutandine e i pantaloni della tuta e, fattomi coraggio, ritornai in sala.
    
    Di lì a poco la serata finì e la coppia andò via. Al momento dei saluti, Roberto mi strinse un po' troppo guardandomi negli occhi mentre mi baciava su entrambe le guance, e io gli sorrisi rilassata, abbandonandomi per un attimo tra le sue braccia, cosa che l'uomo dovette percepire immediatamente.
    
    Due giorni dopo Roberto passò dal negozio e mi chiese se l'indomani, che era sabato, volessimo andare a casa loro invitati a cena.
    
    Io risposi che saremmo stati lieti di farlo, anche se non potevamo andare subito a perché Franco arrivava tardi da un incontro di lavoro; e io, approfittando di ciò, dovevo passare l'intero pomeriggio a mettergli a posto la casa. Potevamo solo arrivare per le nove di sera, visto che Franco doveva rientrare alle 8 e 30.
    
    Il giorno dopo, mentre ero impegnata con le pulizie della casa di Franco, sentii squillare il cellulare e, rispondendo, sentii ...
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