1. Una bellissima esperienza. Seconda parte.


    Data: 28/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... impegnato, ma per lei potrei fare un’eccezione; purtroppo sono libero solo domani sera, dopo le venti, se per lei va bene, ci possiamo vedere a casa mia.»
    
    Ovviamente accettai. Così la sera dopo, mi preparai accuratamente per recarmi nella tana del lupo. Indossai una mini di pelle nera, molto aderente, che esaltava ancor più il mio fondoschiena, calze nere velate trattenute da reggicalze, scarpe rosse tacco 12, un sottile reggiseno coperto da una camicetta bianca, che esaltava ancora di più le mie forme, un mini string quasi invisibile e, sulle labbra, un rossetto rosso fuoco, che le rendeva ancor più invitanti. Ero certa che avrei scopato con lui, anche se, come aspetto, non era per niente invitante. Avevo deciso, dentro di me, che avrei fatto di tutto, pur di rendere la serata, in ogni caso indimenticabile per entrambi. Sì, perché, mentre mi preparavo, ammirandomi allo specchio, non avevo potuto esimermi dal rivolgermi complimenti, per quanto, in quel momento, mi sentivo veramente puttana; il mio scopo non era più quello del voto, che comunque volevo, quanto quel barattare con lui il mio corpo: era una situazione che mi eccitava talmente tanto da farmi decidere ad accettare qualsiasi cosa lui mi avesse chiesto. Quando sono entrata in casa sua, lui mi ha accolto con indosso solo dei pantaloni e camicia, senza la classica cravatta, e con le maniche leggermente ripiegate sull'avambraccio.
    
    «Complimenti! Il suo aspetto è decisamente molto bello, ma mi lascia pensare che ...
    ... non è solo una ripetizione quel che vuole. Forse è disposta ad accettare qualcosa di più interessante?»
    
    L’ho guardato, ho sorriso e con voce maliziosa gli ho espresso i miei desideri.
    
    «Ammetto, di essere venuta qui da lei con uno scopo ben preciso; ma, durante la preparazione ed il tempo che ho impiegato per arrivare fin qui, in me è maturata l’idea di poter accettare qualsiasi cosa lei possa chiedermi.»
    
    Lui mi ha guardato con occhi colmi di cupidigia, poi, dopo essermi girato un po’ intorno, si è seduto sul divano e con la sua voce calma, ma decisa, mi impartì un ordine.
    
    «Spogliati completamente, e lascia solo le scarpe.»
    
    Eseguii un lento striptease, che lui poté ammirare senza perdere nemmeno un gesto e, quando son rimasta nuda, con indosso solo le mie scarpe rosse, ho visto il rigonfiamento dei suoi pantaloni crescere in maniera esponenziale. In quel momento mi son resa conto che dovevo far qualcosa, per accendere la serata, così mi sono inginocchiata ai suoi piedi e, credo, la mia voce lo abbia stupito.
    
    «Padrone, punisci questa "zoccola", perché osa pensare di ricevere le tue attenzioni.»
    
    Questa mia totale soggezione, dovette averlo eccitato al massimo, perché si alzò in piedi, mi girò intorno, facendomi mettere gattoni. Improvvisamente gli sentii armeggiare sulla sua cintura e, dopo averla sfilata dai pantaloni, mi colpì due volte, con forza, sulle natiche, facendomi gridare dal dolore.
    
    «Zitta, cagna! Sei una troia! Sei venuta fin qui, perché vuoi ...
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