Corruzione di minore?
Data: 22/05/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... e dunque non è che ci sarebbe stata ressa in casa sua. Né poteva pensare che magari lei avrebbe ripreso la famosa lezione di ballo, dopo quanto era successo la volta precedente.
Comunque sia, Agostino era tutto emozionato e trepidante e, dopo pranzo, non poté fare a meno di chiudersi in bagno a masturbarsi: ne sentiva un gran bisogno, doveva assolutamente sfogarsi!
Lo fece pensando proprio alla signora Gloria, come al solito, stavolta immaginando che lei l’avesse chiamato proprio per amoreggiare con lui, per baciarlo ed essere baciata su quella bocca carnosa, che le dava sempre un’espressione un po’ imbronciata, per il ragazzo assolutamente irresistibile.
Le 15, le 15 e 30: gli aveva detto di farsi vivo verso le 16, non prima, e così Agostino si trattenne fin quando poté, poi non ce la fece più a stare in casa ed uscì.
Siccome abitavano vicinissimi, egli bighellonò lì intorno, guardando continuamente l’orologio. Le 15 e 40, le 15 e 50…Il tempo sembrava non passare mai e intanto la sua agitazione cresceva, cresceva ed egli sentiva venir meno le gambe, mancare dolorosamente il cuore…
E se non ci fosse andato? Poteva inventarsi una scusa e telefonarle, pensò ad un tratto. Ma subito dopo si diede del matto: come poteva pensare di rinunciare proprio allora?
Le 16 in punto: Agostino si fermò davanti al portone d’ingresso dell’appartamento. Aveva le mani sudaticce, il cuore in gola, ma si fece forza e suonò il campanello.
Dopo qualche istante, lunghissimo ...
... e paralizzante, la porta si aprì e nel vano si materializzò la signora Gloria, più bella che mai, tutta avvolta in una vestaglia di seta scura a motivi floreali colorati, che le arrivava fino sotto le ginocchia, gonfia, e che lei teneva chiusa sul davanti con le braccia incrociate.
“Ben arrivato, Agostino! Entra, dài…”, gli disse sorridendo e facendosi da parte per lasciarlo passare.
Richiuse la porta alle sue spalle e poi lo guidò, precedendolo, nel soggiorno. Lo fece sedere su un gran divano e gli chiese se avesse raccontato dell’invito a qualcuno, mentre si accomodava a sua volta in una poltrona proprio di fronte a lui.
Alla risposta negativa del ragazzo, la signora gli sorrise:
“Bravo!”, lo lodò e ancora: “ Ti va di bere qualcosa? Che so, una Coca o, se vuoi, un liquorino?”
Quando egli rifiutò, ringraziandola, la signora si sedette più comodamente sulla poltrona e, così facendo, la vestaglia si aprì un po’, lasciando intravedere di lato una coscia nuda proprio sopra le calze scure e velatissime. Cazzo! Portava pure il reggicalze e sembrava la materializzazione dei sogni di tutti i ragazzi sporcaccioni e infoiati come Agostino…
Accavallò le belle gambe, e la vestaglia s’aprì completamente sul davanti mostrando che lei indossava una corta sottovestina nera con i bordi di pizzo.
Sembrava inquieta:
“Ti ha visto nessuno salire da me?”
“Nn…no!”, farfugliò Agostino, non sapendo dove guardare ma non potendo impedire ai suoi occhi di distogliersi ...