Mestizie e soavi richiami
Data: 27/07/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... attrattiva della sua clientela, in quanto è alto, tondo, però soprattutto è accessibile.Quante voltel’hanno posseduta quasi con violenza,l’hanno sbattuta, quanti orgasmi finti, simulati per compiacere e per esaudire, quante parole forti, quanti insulti e quante offese ha ricevuto, quanto sperma sulla bocca, sul volto e sul corpo ha dovuto sopportare? Quante volte s’è trovata con un fallo finto tra le cosce e il sesso d’un cliente tra le natiche, per accontentare appagando in conclusione le sregolate e viziose fantasie di taluni, la cui realtà non arrivava a tanto. Il denaro è il potere, per lei che lo prende e per loro che la comprano, sì, perché l’acquisiscono e diventa faccenda loro, disponibile e usufruibile a tutto e di più.
Lei non sente più nulla con i clienti,non percepisce né prova più nulla,perché ha il corpo come se fosse anestetizzato e intorpidito, dato cheAnnunziata s’adegua,esegue e basta,s’adatta e s’uniformacome se recitasse una parte, come una bravae valenteattrice, eppure non è stato sempre così, perchéc’è stato un periodo della sua vita in cui è stata allegra, felice e spensierata, in cui adorava farel’amore, fare sesso, perché no. Un brivido al momento le percorre la schiena rimembrandole il ricordo netto di Nino, il suo più grande amore, quella personain realtàche le ha fatto scoprire la sensualità,le ha fatto sperimentareil piacere,saggiarei giochi, ma soprattuttole ha fatto conoscereil sesso anale con grandeentusiasmo esorpresa di lei,con la ...
... massima libertàdi decidereesenza forzaturedi sorta,giacché all’epoca eracombattuta, confusa, impacciata eassaititubante nell’eseguire questa pratica.
I ricordial presenteavanzano es’ammassanosilenti,riaffioranotacitie si moltiplicano,si riaffacciano e s’ingrandisconoin modo intemperante,lo sguardo di Annunziata èal presentedesolato, malinconico e nostalgico. Ripensandoci bene i ricordi riemergonoe pigianoparecchio pressandoil suo intelletto,è difficile ingabbiarli, perché i ricordi del cuore non si riescono a incatenare, mai. Era una sera d’inverno, molto tempo addietro a casa diNino, giacché avevano cenato insieme e bevuto, dato che come sempre luil’aveva cercata per farel’amore senza alcuna resistenzané ostilitàda parte sua. Di corsa in camera e subito nudi, quei corpi vicini, i baci, gli sguardi e i sospiri, le mani concitate e impazienti che percorrevanol’uno il corpo dell’altra, come per volersi toccare dappertutto,saggiandosi e scandagliandosiin un unico istante, ingorde di pelle,ghiottedi carne einsaziabilidi succhi, mentre le lingue s’intrecciavano agitate:
“Ti voglio dentro di me, sì, perché adesso ho voglia di sentirlo dentro” – dissebramosa efamelica Annunziata,pungolandolo e vaneggiando svisceratamente per Nino.
Lei lo fece sdraiare e s’adagiò sul corpo di Ninocon cautela, accogliendolo dolcemente per sentire ogni centimetro della sua carne, cominciando a muovere il bacino, ondeggiando lentamente e togliendosi di tanto in tanto per abbassare la pelle, variando ...