1. L’ Autunno – Capitolo 9 – Sdraio e lettini


    Data: 13/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sensazioni Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    Claudia si svegliò, percependo chiari i sintomi del post sbornia. Assetata si attaccò alla bottiglia dell’acqua. Reggeva poco l’alcool e quasi per nulla i superalcolici e si maledì per averne bevuti in quella quantità. Mentre si cambiava sentì mamma che le diceva che sarebbero andati in spiaggia. ”Ok, vi raggiungo tra mezz’oretta” gridò dalla sua camera Claudia. Non se la sentiva di andare in spiaggia e passò buona parte della mattinata a letto a dormire in uno stato di malessere diffuso. Inoltre il suo timore principale era quello di poter rincontrare i due uomini di ieri. Arrossì mentre ripensava alla situazione assurda della sera precedente ma bastarono pochi attimi per farle salire di nuovo tutta l’eccitazione che aveva provato. Coi genitori in spiaggia aveva tutta la libertà di cui necessitava. Appoggiò i cuscini alla testiera del letto e vi si sedette appoggiando su di essi la schiena. Aprì le gambe quanto più potè e cominciò a sfiorarsi la fighetta da sopra le mutandine. In breve tempo si sentì bagnare, guardandosi la manina e riprese massaggiarsi le mutandine. Prese poi a toccarsi le tette con entrambe le mani, schiacciandole l’una contro l’altra e abbassando il bordino del reggiseno fino a farne uscire i due capezzoli, già turgidi. Si prese le tette da sotto e le avvicinò alla bocca,cominciando a leccare entrambi i capezzoli, mentre apriva sempre più le gambe. Eccitatissima, si sfilò le mutandine e si mise sdraiata su un fianco. Allargò leggermente le gambe, e ...
    ... cominciò a sfiorarsi la fighetta con le dita, per poi passare a stuzzicare il buchino del culo. Allargò le chiappette e,col dito umido dei suoi umori vaginali, lo infilò nel buchino del sedere,spingendo a fondo. Adorava sentirsi riempire lì ma, dopo qualche secondo, capì che il dito non le bastava così riprese a sditalinarsi la fighetta, facendone entrare due dita per volta e aumentando decisamente la velocità dei movimenti. Rossa in volta e desiderosa ardentemente di sentire qualcosa di più grosso penetrarla, corse in bagno e frugò nel beauty case di mamma. Trovo subito una spazzola che faceva al caso suo, con un manico di plastica lungo, grosso e liscio. Tornò in camera e,riposizionatasi nella stessa posizione di prima, si solleticò la fighetta con la punta della spazzola, per poi cominciare a spingerla dentro. Senti il manico penetrarla,le labbra aprirsi e iniziò con brevi movimenti, facendola scivolare dentro e fuori, sentendo il clitoride che si gonfiava grazie a quello strusciamento.
    
    Prese a scoparsi la fighetta sempre più velocemente, ripensando ai due uomini che la palpeggiavano a lungo , a lei che massaggiava entrambi i loro uccelli sul divanetto e all’aiuto che aveva donato al nonno di Matteo, il suo cazzo che sborrava copiosamente. Ogni tanto strusciava il manico della spazzola sul buchetto del culo, sentendo ardente il desiderio di sentirselo scopato da un uomo. Poi si rimise appoggiata alla testiera e aprì ancora le cosce. Riprese a scoparsi la fighetta col manico ...
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