1. L’ Autunno – Capitolo 9 – Sdraio e lettini


    Data: 13/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sensazioni Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... con imbarazzo. “Se tu volessi…ancora una cosina veloce. Ho visto che l’altro giorno sei stata così brava, era tanto tempo che non ero così felice” le disse, accarezzandole la testa. Come poteva rifiutare? Si disse Claudia. Quel tono, quegli occhi tristi che chiedevano semplicemente un aiuto per lui così difficile da ottenere….sarebbe stata ancora una volta una cosa veloce,senza alcuna conseguenza. Annuì col capo guardando l’uomo che le sorrise. “Però in fretta perché mamma ci sta aspettando” disse Claudia preoccupata che la mamma potesse sospettare qualcosa in caso di un evidente ritardo. ”Certo piccola. Ci metteremo davvero poco, promesso” e nel dirlo pose con forza la mano sulla testa della ragazza spingendola verso il basso. Claudia si fece portare giù docilmente e si inginocchiò sulle assi della cabina guardando l’uomo dal basso verso l’altro con i suoi dolci occhietti. Il nonno sorrise compiaciuto guardando la giovane in ginocchio ai suoi piedi. Con gesto rapido si sfilò gli slip da bagno rivelando ancora una volta il suo uccello, che penzolava ora moscio verso il basso. Claudia lo guardò a pochi centimetri dal suo viso, un po’ intimidita. Il vecchio le afferrò una mano e se la portò sul cazzo. Claudia cominciò a massaggiarlo lentamente mentre l’uomo le accarezzava i capelli guardandole le tette strette nella scollatura del bikini. Pochi attimi dopo il cazzo dell’uomo cominciò lentamente a salire, sfidando la forza di gravità. Claudia lo sentì indurirsi proprio sotto la ...
    ... sua manina, il palmo che lo accarezza in tutta la sua lunghezza. Guardò l’uomo negli occhi mentre, afferratolo dolcemente, iniziò a menarlo lentamente. Il nonno le afferrò la testa da dietro e la spinse leggermente in avanti, portando il viso della giovane a pochi millimetri dal suo uccello, ora sempre più duro. Claudia tirò fuori la sua piccola e sensuale lingua e iniziò timidamente a leccare i testicoli dell’uomo che penzolavano al di sotto dell’uccello. Li esplorò entrambi con la lingua, gettando di tanto in tanto uno sguardo verso l’uomo, per capire se stava facendo bene, mentre con la mano continuava molto lentamente a segare. ”Su, che mamma starà in pensiero” le disse l’uomo quasi in estasi. Claudia annuì. Tirò su un po’ il busto salendo con le labbra all’altezza della cappella. Sentì l’odore di salsedine sul cazzo dell’uomo e, scappellatolo bene, appoggiò su di esso le sue labbra e iniziò un lento pompino. Si senti subito la bocca riempita da quel cazzo generoso e,dopo un iniziale titubanza, iniziò a spompinare più veloce, guardando la reazione dell’uomo. Il nonno chiuse gli occhi, come in estasi, e lasciò che la ragazza continuasse quel pompino a lungo sempre tenendole la testa con la mano. Poi aprì gli occhi e vide , in basso, la testa della giovane andare avanti e indietro, con movimenti sempre più regolari. La vide risucchiargli l’intera asta fino alle palle e tornare indietro, dandogli la perfetta visuale,nel movimento di ritorno, del visino dolce e curato intento ...
«1...345...»