Moira - Racconti Erotici

Moira

... sa vedere quello che le passa sotto il naso e pretende di giudicare tutti. Non mi rompere i coglioni con le tue affermazioni assurde; fatti i cazzi tuoi, e non solo quelli che ti prendi nei cessi; non ho voglia di scoparti, stasera; se tiri la corda, la spezzi e vai affanculo su un marciapiede; pensa a te e salva questa finzione che portiamo avanti, senza amore, senza passione, solo per avere una larva di rapporto umano. Chiaro?”

“No; è chiaro che, non so perché, vuoi nascondere che sei un guardone; io, una di queste sere, mi porto un maschione in questo letto, me lo scopo alla morte e tu te ne stai seduto in poltrona a guardarmi; anzi, ci aggiungo pure che riuscirò a convincerti a farti ammanettare e a farti mettere la gabbietta al cazzo così ti passa la voglia di scopare … “

“Moira, stammi a sentire; stavolta ti parlo ancora da amico paziente; poi la pazienza finirà e capirai a tue sole spese che hai puntato tutto sul numero sbagliato. Ricorda che questa casa è di mia proprietà; tu non sei nessuno per me e non hai nessun diritto; se entri in casa con uno sconosciuto, sono autorizzato a difendermi; ho una pisola e un porto d’armi; sono anche bravo, l’hai visto al poligono; se ti trovo a letto con uno stronzo qualsiasi sparo in testa a tutti e due.

Dichiaro che volevate violentarmi e mi faccio qualche mese di arresti domiciliari per avere sparato per legittima difesa. Se vuoi rischiare la pelle tua e di uno stronzo qualsiasi, accomodati; non sono un cuckold! E ...

... vaffanculo!!!”

“La vedremo; intanto, da stasera non te la do più … “

“ … e da domani mattina torni nella camera con la compagna di lavoro a vivere del tuo salario; finisce il bengodi … “

“Questo è uno sporco ricatto!”

“Sono stato io a dire che non ti scopo più? Se togli il piacere di scoparti, perché dovrei tenerti con me?”

“Dai, è chiaro che ho esagerato apposta! Come potrei rinunciare al tuo cazzo?”

“Con tutti quelli che ti prendi … “

“Stronzo, lo sai che quelli valgono pochi secondi, il tempo di svuotarli; ma una notte intera è il tuo quello che mi da gioia e piacere, anche se si fa aspettare e desiderare come fai adesso, maledetto porco!”

“Pensaci bene, prima di portare qualcuno qui … “

Moira non era donna che rinunciasse facilmente; era molto perplessa, perché non l’avevo mai minacciata e sembrava che io parlassi seriamente; ma la tigna fu più forte della prudenza ed ebbe la meglio; decise di sfidarmi; alla peggio, sarebbe tornata alla vita di qualche mese prima, meno agiata ma forse più libera dalle imposizioni che, pur affettuosamente, le arrivano dall’uomo a cui si sentiva legata e che avrebbe soltanto voluto più umile e prono ai suoi capricci.

Aveva la quasi certezza che fossi un cornuto contento, forse cuckold; decise di farmi una brutta sorpresa; un pomeriggio si portò a casa un amico per scoparci; contrariamente a me, l’altro non amava i preliminari e, poiché già si conoscevano, si spogliarono velocemente e lui la mise a pecora per scoparla ...