1. L’unico modo per spostarsi è il taxi.


    Data: 09/05/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: 46471428, Fonte: RaccontiMilu

    ... quindi si accuccia velocemente imbarazzata per il mio sguardo fisso sul suo corpo, ma sorride. Finalmente apre la serranda accende la luce e capisco che papà sa il fatto suo. Nel box c’è una moto d’epoca uno scooter, il bancone da officina e un piccolo divano. Lei prende una scaletta a tre gradini e comincia a far spazio su un ripiano dello scaffale, ma prima si leva la giacchetta, sotto indossa una magliettina che quando alza le braccia dalla mia posizione mi lascia intravedere il reggiseno in pizzo nero che avvolge quelle sode meraviglie. Mi offro per sistemare lo scatolone nel ripiano in alto dello scaffale.
    
    Nel box c è la macchina del caffè e gli dico che me ne son meritato uno, ridendo annuisce. Ma deve trovare le cialde.
    
    Si china nuovamente per cercarle e non resisto. Prima ero lontano, adesso che è così vicino la mia mano senza nemmeno accorgermi di quel che sto facendo accarezza quel culetto sodo e scivola fin sopra la fichetta. Si tira su di scatto e con aria maliziosa mi dice che pensava fossi un brav’uomo.
    
    -Sbagli. Le dico mentre chiudo la serranda dall’interno e l’auto con il telecomando. Mi levo la giacca mentre mi guarda sorridendo appoggiata al bancone. Un attimo ed è seduta affianco alla macchina del caffè. Le lingue si intrecciano, ho voglia di scopare ed anche lei lo vuole. Le sfilo la maglia, ha le braccia in alto quando posso finalmente ammirare le sue tette, voglio liberarle, voglio leccarle, devo succhiare da quei capezzoli che vedo diventar ...
    ... sempre piu duri..
    
    Le slaccio anche il reggiseno mentre lei mi toglie il maglioncino e la camicia, finalmente posso tuffarmici, le stringo forte il capezzolo destro mentre il sinistro è stuzzicato dalla mia lingua, quanto son sode penso mentre le sue mani mi tengono la testa.
    
    L’afferro il bordo del pantalone e tiro per liberare quello che più mi interessa, lei solleva prima un lato e poi l’altro, ha fretta di mostrarsi. Le lascio il pantalone ad altezza ginocchia mentre indietreggia con la schiena e le mie mani son già a solleticarle il clitoride, è rasata da poco, liscia, perfetta e profuma. Questa troietta mentre salutava il suo compagno sapeva già che probabilmente la mia lingua sarebbe finita sul suo sesso. E così sia.. Mi chino un poco, le alzo le gambe e mi infilo tra i pantaloni abbassati e la sua carne, le succhio forte quel clitoride che si sta gonfiando, lecco con cura e piccoli colpetti che vanno ad aumentare di intensità, fino a che è chiaro che si sta abbandonando totalmente al piacere, cola di umori e le mie grosse dita che tenevano allargate le labbra ora scivolano dentro di lei, fino in fondo, ha un sussulto e mi implora di non smettere che è bellissimo, ti pregoo..
    
    Come gode bene penso mentre questa troietta si dimena ansimando.
    
    Ovviamente voglio prepararla per bene quindi continuo nel mio lavoro, ho la bocca piena del suo sapore, della sia voglia. Lei trema mentre la mie dita tese scorrono adesso senza dolcezza tra le pareti umide e calde della sua ...
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