1. L’unico modo per spostarsi è il taxi.


    Data: 09/05/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: 46471428, Fonte: RaccontiMilu

    Son tempi duri. Tutti a casa.
    
    La troietta che solitamente mi tiene compania è rinchiusa a farsi leccare la fichetta da un 50enne che si é sposata per denaro. Ora che è a casa deve ripagare tutti gli sfizi che solitamente gli concede il vecchio. Mi scrive che non lo sopporta più e che anche se sta migliorando non riesce a scoparla come si deve, non la fa sentire donna, non la fa sentire voluta, desiderata, troia. Gli manca che la maltratto mentre la scopo di nascosto tanto che tra un discorso e l’altro mi ricorda vecchie avventure, come quella volta che sono andato a trovarla allo stabilimento balnerare sulla riviera ligure e l’ho scopata nella cabina mentre lui la cercava, lo sentivamo passare fuori dalla porta, mentre lei succhiava il mio cazzo. Si divertiva così.
    
    Per quel che mi riguarda, gli ricordo che comunque è fortunata e non gli manca nulla. Prendi me, io sono a lavoro. Sto ore ad aspettare che un cliente posi il suo deretano su sto merda di taxi, e di solito son vecchie imparanoiate che tornano dalla spesa o spacciatori che usano il taxi per non farsi fermare dagli omini blu e ancora se va meglio, quando son fortunato gente che lavora che ha fretta e ti chiede le cose piu assurde..
    
    Dopo aver messaggiato un po’ con la mia amica guardo l’ora, accidenti penso che son 2 ore che son fermo senza guadagnare nulla e finalmente suona il radiotaxi. Bip bip bip bip bip bip..
    
    “4min. VIA R……. T…… 34 – SIG. RA BEATRICE”
    
    Accendo svogliatamente la macchina e mi ...
    ... sposto verso l’indirizzo della chiamata. Le strade son vuote, non c’è anima viva in giro. Che merda di situazione è il pensiero che mi ronza in testa fino a che non arrivo dal portone. Ho fatto presto e la cliente deve ancora scendere. Scendo dalla macchina e mi accendo una sigaretta guardandomi intorno. Ero talmente preso dai pensieri che non l’ho sentita uscire e mi sento chiamare da dietro le spalle.
    
    -Si si, sono io il tassista, prego.. Dico senza far troppo caso a chi dovevo portare, vedo che ha due valigie e ringrazio il signore sperando che debba andar lontano. Carico tutto nel bagagliaio, saliamo in auto e partiamo.
    
    Ovviamente non è come speravo, la strada da fare non è molta ma in compenso chi porto non è la solita vecchietta, anzi. Ora che la guardo un po’ meglio noto che avrà sui 30anni, carina e curata, ma sopratutto noto che ha voglia di parlare, non sta zitta un secondo! Mi racconta un milione di cose sue, non so il perché, ma in taxi vi sentite tutte libere di raccontare i fatti vostri, come se fosse un confessionale? Comunque capisco il perché delle valigie. Ha rotto con il suo compagno, la quarantena e lo star vicini cosi tanto le ha fatto capire che non è quello che lei cerca. Mi racconta che sembrava un vegetale, letto colazione playstation birra computer film. Sempre accozzato sul divano e di star insieme poca voglia, scherzando mi chiede se noi maschietti siamo tutti così e ovviamente gli dico di no e che se potessi starmene a casa sarebbero ben altre le ...
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