1. L’unico modo per spostarsi è il taxi.


    Data: 09/05/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: 46471428, Fonte: RaccontiMilu

    ... cose che vorrei fare. Fatto sta che tra battute e doppi sensi siamo arrivati a destinazione e questa corsa si è rivelata la migliore da qualche tempo, almeno per la simpatia di questa ragazza.
    
    Scarico le valigie dal bagagliaio e mi paga. Accidenti non ho il resto da dargli mi son dimenticato di cambiare i tagli piccoli, che palle! Cerco tra le monete ma nulla, sorridendo mi dice che non è un problema, domani deve portare altre cose li a casa dai suoi e se l’accompagno di nuovo le fa piacere. Non ho alternative, accetto e ci diamo appuntamento per l’indomani.
    
    Appena prima di salire in auto sento la sua voce rivolta a me che dice.
    
    -Però domani me lo dai.
    
    Mi giro e facendo finta di chiudere la macchina gli dico che per me si può fare anche subito.
    
    Ride di nuovo, e mi mostra i 30 euro che ha ancora in mano per sottolineare che si riferiva ai soldi, allargo le braccia in segno di disdetta e risalgo in auto. Ride.
    
    Nelle ore successive penso spesso se quella frase fosse stata voluta oppure era un caso, in fondo era anche carina, insomma non era vestita da sera, non era in tiro sicuramente, ma non serviva.. Si capiva che era una bella cerbiattina sotto a quel tutone..
    
    L’indomani mi faccio trovare sotto il portone puntuale, arriva con due borsoni e mi dice che deve prendere ancora qualcosa e se posso aspettare. Le ripeto che non c è problema e di andar a prendere quello che deve. Non posso far a meno di notare che oggi è molto più curata, i pantaloni attillati ...
    ... lasciano poco spazio all’immaginazione, i tacchi la fanno sembrare più slanciata, oggi sembra un fiore sbocciato.
    
    Qualche minuto ed ecco che arriva, è accompagnata da lui che porta uno scatolone faccio finta di nulla e sento che lo rassicura con frasi del tipo.. sai questa è solo una prova.. Sei il mio cucciolo.. Etc etc..
    
    Saliamo e partiamo ma la prima cosa che dice è.
    
    -Finalmente! È da ieri che piagnucola..
    
    Rido, non posso farne a meno.. Soliti discorsi durante il viaggio mi racconta qualcosina di lei, si chiama Francesca, ha 29 anni, convivevano insieme da 7 mesi, fidanzati da poco piu di un anno, lei lavora in una gioielleria in centro, lui in ufficio. Bla bla bla…
    
    Nel mentre io mi faccio scappare qualche lode, gia era palesemente carina ieri, ma oggi..
    
    Arriviamo dal portone e mi chiede se posso riaspettarla un minuto che portiamo un borsone e la scatola nel box ma deve prendere le chiavi in casa di suo padre.
    
    Velocissima, risale e mi indica dove passare. Dopo una rampa in discesa ne facciamo un altra e ci troviamo in un lungo corridoio con tutte le serrande chiuse.
    
    -Fino in fondo, il mio è l’ultimo sulla sinistra.
    
    Fermo l’auto e scendo per scaricare il borsone e lo scatolone. Intanto lei apre la serranda, mi fermo a guardarla. È chinata a novanta che armeggia con le chiavi, ha le gambe leggermente aperte e vedo chiaramente le sue forme, tutte. Se ne rende conto che la sto fissando e che quella è una posa che lo farebbe rizzare anche ad un prete ...
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