Viaggio in nepal - parte 4 - Racconti Erotici

Viaggio in nepal - parte 4

... Gli afferrai il cazzetto per vedere se la cosa eccitava anche lui è mi ritrovai la mano bagnata. La troia indiana era venuta senza dirmi nulla. Voleva continuare ad essere trapanata. ‘’Bene’’, pensai, ‘’ora la faccio schizzare di nuovo’’.

Tirai fuori la mazza dal culo di Chandra e mi sedetti sulla poltroncina di rattan del terrazzo. A gambe larghe e cazzo svettante dissi a Chandra di accomodarsi sopra di me, la schiena verso il mio viso, i piedi appoggiati sulle mie ginocchia. Rapidamente prese posizione, gli afferrai i fianchi e iniziai a farlo saltare sulla mia minchia. Ora lo sentiva tutto dentro con affondi sempre più incisivi. Sembrava una marionetta nelle mani di un ventriloquo sadico.

Continuammo così per almeno dieci minuti. Il caldo e lo sforzo ci facevano sudare tremendamente. L’idea di essere visti ci eccitava tantissimo. Chandra cavalcava la mia mazza senza sosta, ora era lui a guidare il gioco. Si teneva con le mani sui braccioli della poltroncina di rattan mentre spingeva con il ...

... culo per mungere il mio cazzo. Godevamo entrambi come maiali mentre ammiravamo il tramonto sul golfo Persico.

Non resistetti a lungo. Dissi a Chandra che stavo per venire. L’indiano non riuscì a scendere dalla sua posizione in tempo per prendere la mia sborra in faccia. Venni nel preservativo quando era ancora nel suo culo. Furono almeno quattro o cinque schizzi energici. Il serbatoio del condom era pieno come un palloncino, così costatammo dopo. Ero stremato.

Rientrammo in camera. I 20 gradi del condizionatore mi fecero riprendere un po’ di lucidità. Erano quasi due ore che intrattenevo gente. Chandra era molto soddisfatto dei nostri 40 minuti insieme. Gli chiesi di mostrarmi bene il suo culo per vedere il risultato del trattamento appena ricevuto. Con malcelato orgoglio espose il suo buco rotto passando un dito sulla fessura per poi allargare bene le chiappe con le due mani. Guardò il mio cazzo e disse: ‘’Quanto resti a Dubai?’’. ‘’Cazzo’’, pensai, ‘’sono tutte troie insaziabili in questa città!’’.